PELLA (Πέλλα, Pella)
Città della Macedonia, originariamente chiamata Βουνόμεια, ancora cittadina modesta dei Bottiei quando fu evacuata dal re Aminta al passaggio di Serse attraverso la Macedonia, crebbe d'importanza quando Filippo ne fece la sua fiorente capitale, dove nacque Alessandro il Grande; prima situata presso la spiaggia del mare, dopo il sec. III a. C. per le alluvioni dei fiumi Aliacmo e Ludia venne a trovarsi sulla sponda di un laghetto paludoso, attraverso il quale era tuttavia congiunta al mare dalla corrente navigabile del fiume Ludia. La città rimase sede regale fino all'epoca di Perseo, ed ebbe splendide costruzioni, e un'imprendibile cittadella dov'era conservato il tesoro dei re. Di essa ci ha lasciato una descrizione assai vivida Livio, probabilmente prendendola da Polibio. Arresasi a Paolo Emilio, divenne più tardi colonia romana e stazione sulla via Egnazia; il suo nome è attestato almeno sino alla fine del sec. VI d. C.; dei suoi edifici, di cui gli scrittori menzionano solo un tempio di Atena Alkidēmos, sono conservate, a S. di Genitsa, presso il lago Giannitsõn, scarse rovine, che hanno restituito però alcuni importanti monumenti, come stele arcaiche e alcuni begli oggetti di hronzo.
Bibl.: W. M. Leake, Travels in Northern Greece, III, Londra 1835, p. 261 segg.; A. Struck, Die makedonischen Niederlande, Sarajevo 1908, p. 95 segg.; G. P. Oikonomos, in Πρακτικα, 1914, p. 127 segg.; 1915, p. 237 segg.; id., Bronzen von Pella, in Ath. Mitt., LI (1926), p. 75 segg.; F. Geyer, Makedonien bis zur Thronbesteigung Philipps II., Monaco e Berlino 1930, p. 6 segg. e passim.