PELAGONIA (Πελαγονία, Pelagonia)
Regione della Macedonia abitata dalla stirpe dei Pelagoni (Πελαγόνες), confinante con l'Illirico, da cui è divisa dalla catena dello Scordo, fra le regioni della Peonia a nord e della Lincestide a sud, nella vallata del fiume Erigone. Probabilmente da prima i Pelagoni, il cui nome si riconnette con quello degl'ipotetici Pelasgi, e che sono nominati da Strabone assieme con gli Elimioti e con gli Oresti fra le stirpi epirotiche, abitavano anche più a est nella vallata del fiume Assio, poiché Omero chiama l'eroe eponimo Pelagone figlio di Asso; premuti più tardi dai Peoni a nord, si mescolarono con questi ultimi, coi quali sono talora confusi, tanto che Omero stesso ritiene il capo dei Peoni Asteropeo, figlio di Pelagone. Pare che la Pelagonia sia stata presto dominata politicamente dalle bellicose stirpi montanare della Lincestide, ciò che spiegherebbe le scarse menzioni di essa nella storia ellenica. Al tempo di Strabone tutte le antiche sue città erano in rovina; solo conosciuta ci è la sua capitale, un'antica Eraclea, egualmente chiamata poi Pelagonia quando Paolo Emilio, dopo avere vinto Perseo, ne fece (167) il capoluogo del IV distretto Macedonico, sul luogo dell'odierna Bitolj (Monastir): la città giaceva sulla via Egnazia, non lontano dai passi dello Scordo conducenti in Illiria, verso la regione dei Dardani, passi assai pericolosi per le invasioni illiriche e perciò gelosamente custoditi dai re macedonici, e dove Perseo fu messo a guardia dal padre Filippo. La città di Pelagonia continuò a esistere assai tardi nel Medioevo.
Bibl.: L. Heuzey, Héraclée de la Lyncos et la cité des Pélagons, in Rev. Arch., XXIV (1872), ii, p. 368 segg.; K. J. Beloch, Griech. Gesch., I, ii, 2ª ed., Strasburgo 1913, p. 55 segg.; F. Geyer, Makedonien bis zur Thronbesteigung Philipps II., Monaco e Berlino 1930, p. 21 seg. e passim.