PELAGIO II papa
Consacrato probabilmente il 26 novembre 579, morto alla fine del gennaio 590. Il pontificato di P. si svolse in un momento tristissimo per l'Italia, invasa dai Longobardi contro i quali P. cercò aiuto presso i Franchi (580) e quindi (584) presso il basileus bizantino. Avendo l'esarca Smaragdo sottoscritto (585) una tregua coi Longobardi, P. ne approfittò per tentare la composizione dello scisma di Aquileia iniziatosi durante il pontificato di Pelagio I. I tentativi - rimasti infmttuosi - di P. si rifletterono in una serie di lettere (v. Jaffé, Regesta, I, pp. 137-140 e Patrol. Lat., LXXII, coll. 703-760, cfr. E. Schwartz, Acta conciliorum œcumenicorum, IV, 11, pp. 105-132) a Elia vescovo di Aquileia, ai vescovi dell'Istria e ai delegati della chiesa di Aquileia, una delle quali (Jaffé, n. 1056) è importante perché espone quella che rimarrà la spiegazione ufficiale dell'atteggiamento di Vigilio e Pelagio I durante la controversia dei Tre capitoli. Il Liber Pontificalis (ed. L. Duchesne, I, pp. 309-311) ricorda numerosi lavori compiuti a Roma a cura di P. fra i quali la costruzione di S. Lorenzo fuori le mura.
Bibl.: Quella citata da E. Amann, in Dictionnaire de théologie catholique, XII, Parigi 1933, coll. 669-775.