JAVOROV, Peju (pseudonimo di Peru Kračolov)
Poeta bulgaro, nato nel 1877 a Čirpàn, morto a Sofia nel 1914. Poco più che ventenne pubblicò le sue prime liriche. Entrò presto a far parte del comitato rivoluzionario macedone, nel quale spiegò un'efficace azione di propaganda e di lotta contro la Turchia. Con questa azione patriottica s'alterna per quasi tutta la vita la sua produzione letteraria.
Della poesia francese, soprattutto del simbolismo, risente precipuamente l'opera sua, espressione d'un animo estremamente sensibile e sognatore. Quasi un presentimento vago della sua cecità e della morte aleggia in più d'uno dei suoi canti (Smert'ta, "La morte"; Pěsen' na čověka, "Il canto dell'uomo"). Altri invece, e sono i suoi canti più belli, esprimono l'ansia del suo spirito inappagato e inesausto (Bezsdǎnici, "Insonni"; Podir sěnkitě na oblacitro, "Dietro le ombre delle nuvole"). Non mancano peraltro nella sua produzione anche motivi popolari (Kali0pa; Pavleta delija i Pavletica mlada, "Pavleta il delija e la giovane sposa di Pavleta") o motivi patriotici (Haiduški pěsni, "Canti di haiduchi") e ispirazione dalla natura (Esenni motivi, "Motivi autunnali"; Temenugi, "Violette"). A volte peraltro anche il motivo patriottico acquista nella sua lirica significato simbolico, estendendosi a tutto il genere umano (Armenci, "Armeni"). Scrisse anche alcuni drammi.
Traduzioni italiane di liriche di J.: E. Damiani, Poeti bulgari, Roma 1925; Kaliopa, e altre liriche, trad. di R. Poggioli, in Rivista di Letterature slave, III, 1928.
Bibl.: A. Protič, P. K. J. Izkustvo teatǎr i literatura (Arte, teatro e lett.), Sofia 1907; K. Krastev (Miroljubov), H. Botev, P. Slavejkov, P. Todorov, P. K. Javorov, Sofia 1916; M. Arnaudov, P. K. J., in Bǎlgarski pisateli, scrittori bulgari, a cura di M. Arnaudov, VI, Sofia 1931.