Trovatore provenzale (sec. 12º), la cui attività si svolse tra il 1150 e il 1180 circa. Frequentò le corti di Provenza, Castiglia e Catalogna. Ci restano di lui una ventina di liriche, in cui si osserva lo sforzo d'innovare la tradizione trovadorica attraverso l'elaborazione in forma astratta e quasi mitica dei temi dell'ispirazione amorosa occitanica. Da ricordare il suo sirventese su dodici trovatori contemporanei (forse del 1170), in cui sono amabilmente criticati, tra gli altri, Giraut de Bornelh, Bernart de Ventadorn e Raimbaut d'Aurenga.