PEIPUS (in russo anche Čudskoe Ozero; in estone Peipsi järv; A. T., 58 e 69-70)
Grande lago dell'Europa orientale, per superficie (3583 kmq.) il terzo dei laghi russi, il quinto dei laghi europei. È situato a 30 m. s. m. e costituito da due bacini (quello settentrionale e maggiore è detto propriamente Peipus; quello meridionale ha il nome di Lago di Pskov, dall'antica città che sorge non lungi dalla sua riva orientale), collegati da uno stretto braccio lacustre, i quali si aprono in terreni silurici (calcari e dolomie) a nord e in terreni devonici (arenarie poco resistenti) a sud. Il Peipus, come il Ladoga e l'Onega, è un residuo del Baltico postglaciale (nelle sue acque vivono ancora foche), ma differisce dagli altri due grandi laghi russi per la conformazione delle sue coste, per lo più basse e sabbiose, e per la poca profondità (massimo, m. 17,60). Durante l'epoca glaciale le sue acque defluivano al Golfo di Riga, perché il deflusso verso N. (com'è attualmente per mezzo della Narva, che sbocca nel Golfo di Finlandia dopo 78 km. di corso) era impedito dal fronte del ghiacciaio scandinavo.
Due sono gl'immissari principali: la Velikaja, che sbocca nell'estremo sud del lago, e l'Ema, che sbocca sulla riva occidentale dopo un corso di 100 km. e gli porta le acque del lago di Vōrts (247 kmq., 6 m. di profondità). Il Peipus è gelato per oltre 100 giorni all'anno. Segna un limite etnografico tra gli Estoni a ovest e i Russi a est, e su di esso passa il confine politico tra l'Estonia (cui appartengono 1600 kmq. della sua superficie) e l'U. R. S. S.