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MACHUCA, Pedro

di José F. Rafols - Enciclopedia Italiana (1934)
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MACHUCA, Pedro

José F. Rafols

Architetto, scultore e pittore. Di lui s'ignorano la patria e gl'inizî artistici. Il Gómez-Moreno afferma ch'egli dovette imparare l'arte con Giuliano da Sangallo a Firenze nel 1516, ossia nell'ultimo anno di vita di Giuliano; ma lo stile del presunto allievo è molto diverso da quello del Sangallo, mentre fa ricordare quello del Bramante. Certo è, che il palazzo di Carlo V, di cui il M. fu "maestro maggiore", non è opera di architetto formatosi nell'ambiente spagnolo allora goticheggiante, ma di artista che aveva studiato per qualche tempo in Italia. Il palazzo fu incominciato nel 1529, poco prima che il Covarrubias desse principio alla cappella dei Re Nuovi nella cattedrale di Granata: semplicità classicheggiante e nobiltà imperiale sono le sue doti caratteristiche, esenti del tutto da reminiscenze "plateresche". Ciò non vuol dire che il M. rinunziasse all'ornamentazione: egli l'adoperò con parsimonia e con perizia, servendosene per dar risalto all'architettura cercando le masse e l'accordo delle linee; elegante e inventivo, benché imitatore e teorico, si avvicinò più d'ogni altro allora nella Spagna alle proporzioni italiane. L'atrio circolare del palazzo di Carlo V, completamente bramantesco e di carattere maestoso, è circondato da gallerie senza arcate, ma solo con colonne e architrave, quasi si fosse voluto tornare alla struttura greca. I lavori del palazzo, lasciato incompiuto dal M., furono continuati da Luis suo figliuolo e, morto questo nel 1579, finiti da Juan de Orea e da Juan de Miniares. Pedro Machuca e l'italiano Niccolò da Corte eseguirono nel 1570 la fontana imperiale dell'Alhambra molto sobria nell'ornato. Anche nella pittura (dipinti nella cattedrale e nella Cappella reale di Granata) il M. aderì alle forme dell'arte italiana, ma non superando la mediocrità.

Bibl.: L. S., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIII, Lipsia 1929 (con la bibl. precedente).

Vedi anche
Donato Bramante Architetto, pittore e teorico dell'architettura (Monte Asdrualdo, ora Fermignano, presso Urbino, 1444. - Roma 1514). Ebbe la sua educazione artistica con ogni probabilità a Urbino, dove poté ammirare soprattutto L. Laurana, Piero della Francesca, Paolo Uccello, Melozzo da Forlì, Francesco di Giorgio, ... Peruzzi, Baldassarre Pittore e architetto (Siena 1481 - Roma 1536). Influenzato dal Pinturicchio e dal Sodoma, Peruzzi, Baldassarre si avvicinò in seguito all'ambiente romano di D. Bramante e Raffaello. Per A. Chigi realizzò a Roma la villa detta della Farnesina. Affascinato dall'antico, Peruzzi, Baldassarre si spinse comunque ... Giuliano da Sangallo Architetto (Firenze 1443 o 1445 - ivi 1516), fratello di Antonio il Vecchio. Iniziò l'attività probabilmente al seguito del padre come maestro di legname. Giovanissimo fu comunque allievo del Francione, un ingegnere militare con cui collaborò alla realizzazione di opere di fortificazione e al cui seguito ... Giùlio Romano Giùlio Romano. - Nome con cui è noto il pittore e architetto Giulio Pippi (Roma 1492 o 1499 - Mantova 1546), il più fedele allievo di Raffaello. Collaborò ai cartoni per gli arazzi della Cappella Sistina (1515) ed eseguì affreschi nella stanza detta dell'Incendio di Borgo, nelle Logge Vaticane (1517-19, ...
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    Enciclopedia on line
    Architetto e pittore (n. Toledo - m. Granada 1550). Allievo a Firenze di G. da Sangallo, soggiornò anche a Roma, dove è documentato tra il 1515 e il 1520. Sensibile alle contemporanee soluzioni romane e fiorentine (Madonna del Suffragio, firmata e datata 1517, Madrid, Prado), nel 1520 si stabilì a Granada ...
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