Scrittore e poeta spagnolo (Antequera 1578 - Sanlúcar de Barrameda 1650), lirico alla maniera di L. de Góngora; si ritirò a vita religiosa assumendo il nome di Pedro de Jesús, e scrisse poesie di solo argomento sacro. Curò un'antologia intitolata Las flores de poetas ilustres (1605), interessante testimonianza della produzione lirica dell'epoca. In prosa scrisse, fra l'altro, un libro descrittivo nell'occasione di un viaggio di caccia di Filippo IV, Bosque de doña Ana (1624); Espejo de cristal (1625), sull'arte di ben morire; El perro y la calentura, novela peregrina (1625), varie volte pubblicata con attribuzione a F. de Quevedo, di notevole importanza lessicale e folcloristica.