OXE, Peder
Uomo di stato danese, nato il 7 gennaio 1520, morto il 24 ottobre 1575. Era figlio del ricco aristocratico Johan O. Fu mandato all'estero già all'età di 12 anni (1532); studiò in varie università in Germania, Olanda, Francia, Italia e Svizzera. Quando tornò in patria nel 1537, suo padre era morto: egli assunse l'amministrazione dei beni familiari che seppe egregiamente amministrare nonostante la sua giovane età. Ereditò varî grandi latifondi, divenne nel 1552 membro del consiglio di stato (Rigsraad) e fu inviato in importanti missioni diplomatiche all'estero. Nel 1558 questa brillante carriera ebbe un'interruzione per irregolarità amministrative commesse in proprio favore. Inoltre era venuto in urto con la casa reale per un'offesa alla regina. Allorquando fuggì in Germania, i suoi beni furono sequestrati; egli si trattenne presso Cristina di Lorena, la figlia di Cristiano II di Danimarca, e cospirò insieme con lei contro Federico II, che nel 1559 era salito sul trono di Danimarca. Ma nel frattempo cominciò a sentire il desiderio di tornare in patria: siccome la guerra scandinava dei Sette anni (1563-70) aveva messo il paese in una posizione molto difficile, si venne a una pacificazione tra l'O. ed il re. Nel 1566 l'O. tornò in patria, riebbe i suoi possessi, fu riammesso nel Rigsraad, nel 1567 divenne statolder a Copenaghen e capo delle finanze dello stato (Rigshofmester). Ebbe così modo di dar prova delle sue qualità nel campo finanziario, riconducendo l'ordine dopo la devastazione dell'erario causata dalla guerra. Egli introdusse altresì delle riforme nell'agricoltura (cominciando dai suoi possessi) e favorì in ogni modo le scienze e le arti. Grazie ai suoi sforzi la Danimarca ebbe per un certo tempo un posto importante fra le potenze europee.
Bibl.: Ryge, P. O.s Liv og Levned, Copenaghen 1765; T. F. Troels-Lund, P. O., 1906.