Uomo di stato danese (n. 1520 - m. 1575); membro del Consiglio di stato e incaricato di diverse missioni diplomatiche all'estero, entrò in urto con la casa reale nel 1558 e dovette abbandonare la Danimarca, dove furono sequestrati tutti i suoi beni. Si recò allora presso Cristina di Lorena, figlia di re Cristiano II di Danimarca, insieme alla quale cospirò contro Federico II, salito sul trono nel 1559. Reintegrato nei suoi possessi, ritornò in patria nel 1566 e fu nominato capo delle finanze dello stato. Risanò l'erario dopo le perdite causate dalla guerra nordica dei Sette anni (1563-70); e anche nel campo agricolo fece compiere importanti progressi alla Danimarca, che dovette a lui in gran parte la ripresa interna e la riacquistata influenza sulla scena politica europea.