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pecora

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fig.

Animale domestico appartenente al genere Ovis (v. fig.) dei Mammiferi Artiodattili Bovidi, allevato in tutto il mondo perché fornisce lana, latte e carne. Per p. si intende per lo più l’animale domestico femmina, riservando il nome di montone al maschio adulto, e il nome di agnello all’animale giovane di entrambi i sessi, fino a un anno d’età. Il nome p. è usato anche con significato più ampio e indica tutte le specie, allo stato selvatico o domestico, componenti il genere Ovis (➔ ovini).

Tesi alternative fanno derivare la p. domestica (Ovis aries; fig. B-G) da specie selvatiche diverse: l’argali, fig. A, l’uriali o il muflone. L’addomesticamento avvenne probabilmente in epoca preistorica, nell’età del Bronzo. Tra le razze domestiche più diffuse sono la merino (fig. B), comune in tutto il mondo e probabilmente originaria dell’Africa, la karakul (fig. C), allevata principalmente in Iran, dai cui agnelli vengono ricavate pellicce; comuni in Italia sono la p. sarda (fig. D) da latte, la p. bergamasca (fig. E), di grosse dimensioni e diffusa nelle zone prealpine e appenniniche, e la p. gentile di Puglia (fig. F).

Alta 65-120 cm alla spalla, ha corporatura in genere robusta, fronte piatta, o rigonfia, muso stretto; corna presenti nel solo maschio o in ambo i sessi, spiralate, dirette in basso e all’indietro; coda breve, rivestita di peli, talvolta sottile, talvolta ingrossata da depositi adiposi presenti, in certe razze, anche sulla groppa e sulle natiche. Tranne le razze a pelo corto dei paesi caldi, le p. domestiche hanno il corpo coperto dal vello costituito da peli fini e ondulati, la lana, frammisti a peli più grossi, rigidi, radi, la giarra. Il vello è più o meno esteso sulla superficie del corpo, impregnato di sebo secreto dalle ghiandole cutanee. Il colore del mantello, pezzato o più raramente uniforme, può essere nero, rossiccio, marrone, grigiastro o più spesso bianco o bianco giallognolo. Vivono in mandrie più o meno numerose guidate da un vecchio maschio. Sono d’indole mite; pascolano sul terreno e si adattano anche a luoghi stepposi e sabbiosi.

I principali prodotti ottenuti dall’allevamento della p. sono la lana, la carne e il latte. Con la selezione è stata migliorata la quantità di lana prodotta e le sue caratteristiche (lunghezza, elasticità ecc.); in base a tali elementi sono state distinte le varie razze. Altri criteri selettivi sono stati applicati per la produzione della carne, ottenendo razze (inglesi e asiatiche) che raggiungono i 150-195 kg. La produzione del latte, variabile, è più bassa che nelle capre: in alcune razze, come per es. nella frisona, può superare i 1000 kg all’anno. Il latte di p. dà un alto rendimento in formaggio. Anche la pelle delle p., e specialmente quella degli agnelli, ha importanza economica industriale.

Le razze sono state classificate o in base alla forma cranica (razze brachicefale e dolicocefale), o secondo la morfologia, o per il tipo di lana, oppure sulla base di criteri genetici. Comunemente le razze si individuano raggruppandole a seconda dei paesi.

L’allevamento delle p. è brado, stazionario, semibrado, o transumante, raramente in stalla. In generale le p. si fanno partorire una volta all’anno; l’età adatta per la riproduzione oscilla dai 12 ai 16 mesi nel maschio, dai 10 ai 14 nelle femmine; la gestazione dura circa 145 giorni e il numero dei nati nelle varie razze va da 1 a 5. La determinazione dell’età si desume approssimativamente, come per la capra, dalla sostituzione dei denti incisivi da latte con quelli da adulto. La durata della vita è di 12-15 anni.

Vedi anche
formaggio Prodotto alimentare ottenuto dalla coagulazione del latte o della crema. Fabbricazione I f. sono prodotti con latte di vacca, di capra, di pecora, di bufala, o anche misto e vengono smerciati in forme varie (cilindrica, quadrata, sferoidale, ovale, a orcio) di massa variabile, a seconda delle qualità, ... allevaménto degli animali Attività (e relative strutture) per la gestione, il mantenimento e la riproduzione di animali domestici (mammiferi, uccelli e pesci) al fine di sfruttamento economico (produzione di carne e grasso, di latte, di pelli, di pellicce, di uova ecc.). Il bestiame allevato appartiene per lo più ai Mammiferi ... lana Fibra naturale costituita di sostanza proteica (cheratina), che si ricava dal vello di pecora e di montone o da quello di altri animali. Per l. si intendono per estensione anche fibre tessili di origine vegetale o minerale. Caratteristiche e produzione La l. viene tolta dagli animali vivi per mezzo ... ovini Nome, privo di valore sistematico, con cui vengono indicati i Mammiferi Artiodattili Bovidi appartenenti al genere Ovis, che comprende 7 specie, diffuse nelle regioni neartica e paleartica: la pecora domestica (Ovis aries), con le sue diverse razze; l’urial (O. [orientalis] vignei), diffuso nelle zone ...
Categorie
  • SISTEMI E ANIMALI PER L ALLEVAMENTO in Agricoltura caccia e pesca
  • SISTEMATICA E ZOONIMI in Zoologia
Tag
  • ADDOMESTICAMENTO
  • ETÀ DEL BRONZO
  • ARTIODATTILI
  • MAMMIFERI
  • KARAKUL
Vocabolario
pècora
pecora pècora s. f. [lat. pecŏra, neutro pl. di pecus pecŏris «bestiame; pecora»]. – 1. a. Nome comune dei mammiferi bovidi del genere Ovis, comprendente sei specie selvatiche e numerose razze domestiche, diffuse in tutti i continenti escluse...
pècoro
pecoro pècoro s. m. [der. di pecora], non com. – 1. Montone, maschio della pecora: non voglio morire piangendo me, compassionando a me, badando solo a me, come il p. sgozzato (I. Nievo). 2. In senso fig., e spreg., uomo vecchio, brutto,...
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