Poeta ucraino (Peski, Černigov, 1891 - Kiev 1967). Con la raccolta Sonjašni kljarnety ("Clarinetti di sole", 1918) affermò una personale concezione del simbolismo, fondata su un'accentuata musicalità del verso e su un ricco tessuto metaforico. In seguito, pur affrontando temi più impegnati, conservò il suo stile personale (Zamist´ sonetiv i oktav "Invece di sonetti e ottave", 1920; V kosmičnomu orkestri "Nell'orchestra cosmica", 1921); ma a partire dagli anni Trenta aderì al realismo socialista, perdendo il suo iniziale impeto creativo (Čuttja edynoj rodyny "Il sentimento dell'unica patria", 1938; Pochoron druha "Il funerale dell'amico", 1943). Ricoprì importanti cariche pubbliche, fino alla presidenza del Soviet Supremo dell'Ucraina (1953-59).