L'aggettivo, che non compare mai nelle opere di D., è tuttavia variante di codici (il Berlinese, il Caetani, ecc.) di palido in Pg VIII 24; cfr. Petrocchi, ad locum.
pavido
pàvido agg. [dal lat. pavĭdus, der. di pavere «aver paura»], letter. – Pauroso, timido, vile: soldati p. e codardi; L’ardite ninfe l’asinel suo pavido Pungon col tirso (Poliziano); Dai guardi dubbiosi, dai pavidi volti, ... Traluce...