Vedi PAVIA dell'anno: 1963 - 1996
PAVIA (Ticinum)
Città della Lombardia, che ha tratto il nome romano dal fiume, che poco a S della città sbocca nel Po. Fondata dai Liguri, abitata dai Galli Insubri, fu municipio romano (nel 49 a. C.) e fu ascritta alla tribù Papiria. Prese vigore da un ramo della via Aemilia che la congiungeva ad Augusta Praetoria e alle Alpi e dalla prossimità del fiume navigabile; ebbe arsenale e zecca. Per la sua importanza strategica fiorî specialmente (e divenne città capitale del regno) nell'età di Teodorico e in età longobarda: prese allora il nome di Papia.
Il più immediato documento della romanità di Ticinum - in mancanza di edifici fuori terra - è la topografia del nucleo più antico della città attuale, in cui si riconoscono chiaramente le insulae (almeno 40 su 6o; m 78 circa di lato), che hanno orientamento di poco spostato a E della linea N-S.
L'asse è la Strada Nuova (cardo), che scende al Ticino e continua col ponte sul fiume (tracce del ponte romano riconosciute nel. 1894). Il circuito delle mura è qua e là documentato e dà pianta rettangolare alla città, con un ampliamento a S, lungo il fiume (perimetro totale circa m 2820). Di almeno tre porte, che avevano torri poligonali, si conosce la sede e il nome medievale. La porta Manca, sulla via per Laumellum, dalle iscrizioni tratte doveva essere eretta in età augustea in onore di Tiberio.
Il sistema delle fognature antiche è largamente documentato: ne resta anche qualche elemento visitabile in piazza della Vittoria. Qui doveva essere un Foro (selciato in lastre regolarissime in marmo di Verona), forse un mercato, dato che il Foro civile sembra sia stato nella zona dov'è ora il municipio, in posizione periferica, là donde divergevano le vie per Laus Pompeia e Placentia. Un grande edificio romano a più absidi è stato scoperto (1895) in via Siro Comi, un'altra grande costruzione a pianta basilicale in opera listata assai accurata (l'annona?) è in piccola parte visitabile (1962) in via Porta Damiani, lungo il Ticino. Non è chiaro se teatro e anfiteatro furono costruiti o ricostruiti in età altomedievale.
Di età paleocristiana sono attestate le basiliche episcopali forse geminate e il battistero, sorti in zona cemeteriale sulla via di Milano; di una, che ebbe la tomba del protovescovo Siro, sussistono resti notevoli (SS. Gervasio e Protasio).
Le necropoli più importanti sembra siano quelle di Borgo S. Patrizio (lungo la via per Laumellum) e quella di S. Giovanni in Borgo (lungo la via per Placentia).
Museo Civico. - Risale alle raccolte artistiche donate alla città nel 1833 dal marchese Luigi Malaspina e ha una sezione archeologica riordinata nel 1951. In essa sono notevoli alcuni bei capitelli, e un'ara sepolcrale circolare decorata a transenne. Interessanti i corredi sepolcrali (vetri, ceramiche, coroplastica popolare) dalla ricchissima Lomellina.
Collezione dell'Istituto di Archeotogia dell'Università. - Fondata nel 1820 e via via incrementata. Di rilievo una buona copia della testa dell'Afrodite Sosandra di Kalamis (v. kalamis, 2°) una serie di teste ritratto di arte italica e una buona collezione epigrafica, anche con pezzi non locali.
Bibl.: A. Taramelli, Avanzi di un antico ponte romano presso la città (di Pavia) e note di topografia, ecc., in Not. Scavi, 1894, pp. 73 ss.; G. Nocca, Topografia di Ticinum all'epoca romana, in Atti del III Congresso di Studi romani, Bologna 1935, vol. I, pp. 415 ss.; F. Rittatore, Pavia, foglio 59 dell'edizione archeologica della Carta d'Italia, Firenze 1939; A. Frova, in Kunstschätze der Lombardei, Zurigo 1948, p. 39; G. Panazza, Lapidi e sculture paleocristiane e preromaniche di Pavia, in Arte del primo millennio, Torino 1953, pp. 211 ss.; A. Stenico, Coroplastica cisalpina, in Bollettino della Soc. Pavese di Storia Patria, VI, 1954, fasc. i, pp. 3 ss.; G. Panazza, La chiesa dei SS. Gervasio e Protasio e i suoi avanzi paleocristiani, in Bollettino della Soc. Pavese di Storia Patria, VII, 1955, fasc. 2, pp. 111 ss.; F. Fagnani, Il tracciato delle mura romane di Ticinum, in Boll. d. Soc. Pavese di St. patria, XI, 1959, fasc. 1-2, p. 3 ss.; F. Fagnani, La piazza grande di Pavia, in Boll. della Soc. Pavese di Storia patria, XIII, 1961, p. 71 ss. Per i musei: v. I Musei di Lombardia, Milano 1957, pp. 215-222.