Pestel, Pavel Ivanovic
Rivoluzionario russo (Mosca 1793-San Pietroburgo 1826). Fu uno degli artefici dell’insurrezione dei decabristi. Combatté contro Napoleone (1812-14), rientrando in patria dall’Occidente con idee liberali e un’aperta insofferenza per la costrizione autocratica dello zarismo. Aderì (1817) alla società segreta, massonica e liberale, Unione della salvezza, di cui elaborò lo statuto; colonnello (1821) a Vjatka, fondò la Società meridionale, che poi si fuse con gli Slavi riuniti. Consegnò il suo programma politico e sociale in La legge russa (1824), dove delineò quella che avrebbe dovuto essere l’organizzazione dello Stato russo dopo la rivoluzione: una repubblica con rigida divisione dei poteri, e ripartizione delle terre fra l’obščina e i singoli contadini. Fallita la rivolta decabrista del 14 dic. 1825, fu arrestato, processato e impiccato.