PARIS, Paulin
Erudito francese, nato ad Avenay (Marna) il 25 marzo 1800, morto a Parigi il 13 febbraio 1881. Interrotti gli studî di giurisprudenza, si dedicò alla letteratura della Francia medievale, di cui fu tra i primi e più alacri esploratori e divulgatori. Il suo maggior titolo è forse quello d'avere avviato agli stessi studî il figlio Gaston (v.), che doveva essere il vero fondatore della filologia romanza, intesa con metodo più profondamente scientifico. Impiegato e poi conservatore della Bibliothèque royale (1828), il P. intraprese un'esplorazione sistematica del fondo francese (Les manuscrits français de la Bibl. du roi, 1836-1848, voll. 7); nel 1837 succedeva al Raynouard all'Académie des inscriptions; nel 1841 entrava nella commissione redazionale dell'Histoire littéraire de la France, insieme con Cl. Fauriel e con V. Le Clerc, collaborando ai voll. XX-XXVIII; dal 1853 al 1872 disimpegnò al Collège de France la cattedra di letteratura francese del Medioevo istituita per lui.
Anch'egli permeato di cultura romantica, sentì il fascino dell'epoca aurorale delle letterature moderne; già nel 1826 faceva presentire i suoi interessi in un breve scritto apologetico sull'École ronrantique. Spirito chiaro e fiducioso, concepì il suo compito di studioso con metodo largo e facile: si prefisse soprattutto la diffusione della conoscenza e del gusto per il Medioevo francese, di cui intuì la grandezza ma senza quella disciplina critica e filologica che doveva essere raggiunta da altri, e dal figlio soprattutto. Fu editore di testi, rielaborò e rinarrò i cicli romanzeschi ed epici, descrisse a grosse linee l'evoluzione di alcuni tipi letterarî, tentò la comprensione di qualche personalità poetica.
Opere: Notices sur la relation originale du voyage de Marco Polo, 1833; Roman de Garin le Loherain, voll. 2, 1833-1835; Roman de Berthe aux grands pieds, 1836; Les grandes chroniques de France, voll. 6, 1836-1840; La chanson d'Antioche, voll. 2, 1848; Les historiens des croisades, 1858, e Histoires générales des croisades, voll. 2, 1879-1880; Les aventures de maître Renart et d'Isengrin, 1861; Les rowans de la Table Ronde mis en nouveau langage, voll. 5, 1868-1877; Études sur la vie de Joinville, 1870; Études sur François I, voll. 2, 1885. Inoltre i suoi articoli nell'Histoire littér. de la France, specie su Jean Bodel e Rutebeuf (vol. XX), sulle Chansons de geste (XXII, XXV, XXVI), di carattere informativo; sul Roman de la Rose (XXIII), mentre il lungo lavoro analitico sui Chansonniers (XXVII) rimane il suo migliore tentativo d'indagine organica.
Bibl.: G. Paris, Notice sur P. P., in Histoire littér. de la France, vol. XXIX, 1885.