Filosofo francese (Valence 1913 - Châtenay-Malabry 2005). Tra i maggiori testimoni e protagonisti della coscienza filosofica del Novecento. L'alto valore della sua opera originale e multiforme, frutto di un percorso filosofico che dalla fenomenologia e l'esistenzialismo, si volse verso l'ermeneutica e la psicanalisi è testimoniato dai numerosi premi e riconoscimenti internazionali conferitigli nel corso della sua carriera.
Laureatosi a Rennes (1933), divenne prof. (dal 1948) di storia della filosofia nell'univ. di Strasburgo, poi (dal 1956) di filosofia generale alla Sorbona di Parigi e successivamente presso l'univ. di Nanterre e Chicago. Dall'originario interesse per la fenomenologia e l'esistenzialismo, a cui dedicò i primi studi, i suoi interessi si orientarono poi verso una prospettiva ermeneutica connessa alla riflessione sul concetto di simbolo, impegnandosi in indagini sul linguaggio del mito, della religione e della poesia, in cui ritiene si rivelino le categorie (il sacro, la colpa, la fallibilità) che definiscono la situazione dell'uomo nel mondo e il suo modo di comprendersi ed essere. In questa prospettiva ermeneutica si colloca anche l'interesse di R. per la psicanalisi, che egli vede come uno dei maggiori tentativi di problematizzare la nozione cartesiana di soggetto a favore di un'immagine dell'uomo che si rivela e si comprende soltanto attraverso i simboli. Da ricordare inoltre le sue riflessioni sulla metafora e sulla narrazione, che, pur nella loro dimensione intrinsecamente creativa, rappresentano per R. autentiche forme di comprensione e conoscenza. Opere principali: Karl Jaspers et la philosophie de l'existence (1947, in collab. con M. Dufrenne), Philosophie de la volonté (I: Le volontaire et l'involontaire, 1950; II: Finitude et culpabilité, 1960; trad. it. 1970), De l'interprétation: essai sur Freud (1965; trad. it. 1967), Le conflit des interprétations (1969; trad. it. 1977), La métaphore vive (1975; trad. it. 1981), Temps et récit (3 voll., 1983-85; trad. it. 1986-88), Soi-même comme un autre (1990; trad. it. 1992).