Pochhammer, Paul
Traduttore e dantologo tedesco (Neisse 1841 - Berlino 1916); come ufficiale del genio prese parte alle campagne in Danimarca (1864), in Austria (1866), in Francia (1870-71). Iniziato in gioventù allo studio di D. dallo storico Th. Paur, negli anni dal 1890 alla prima guerra mondiale operò più di ogni altro tedesco per la diffusione della conoscenza di D. in Germania. Avendo notato un affievolirsi dell'interesse per D. dopo il '70, ne attribuiva la colpa al fatto che i dantisti tedeschi si erano rivolti esclusivamente alle persone di alta cultura; invece il P. era convinto che la Commedia fosse accessibile anche ai meno colti e che occorreva rivolgersi anche a loro. Perciò si accinse a ritradurre la Commedia in modo da farne un'opera poetica che equivalesse all'originale, una Commedia in veste tedesca, ideale (o miraggio) che animava altri traduttori della sua generazione.
Il P. scelse l'ottava rima, metro più scorrevole e già provato nella letteratura tedesca, trasponendo liberamente versi e terzine, pur di riprodurre il tono dell'originale. La sua traduzione, cui non si può negare un certo alito poetico, ebbe un notevole successo, con cinque ristampe (1901-1922) della grande edizione (illustrata da H. Vogeler-Worpswede) e cinque ristampe dell'edizione minore (1910-1923). Il P. compose anche un'introduzione alla Commedia in cento stanze che sunteggiavano ciascuna un canto del poema; l'opera fu corredata di cento vignette in stile liberty di Franz Stassen (Ein Dante-Kranz aus 100 Blättern. Ein Führer durch die Commedia mit 100 Federzeichnungen von Franz Stassen, Berlino 1905-1906). Inoltre pubblicò saggi di carattere divulgativo e apologetico, insistendo sull'affinità tra la Commedia e il Faust di Goethe.
Bibl. - H. Daffner, in " Deutsches Dante-Jahrbuch " V (1920) 182; W. Goetz, Übersetzungen von Dantes Göttlicher Komödie; ID., Deutsche Dante-Verleger; ID., Geschichte der Deutschen Dante-Gesellschaft, tutti in W. Goetz, D., Gesammelte Aufsätze, Monaco 1958.