Logico e matematico tedesco (Kiel 1915 - Gottinga 1994), prof. di filosofia all'univ. di Kiel (dal 1956; dal 1980 prof. emerito). Creò la logica operativa, che rappresenta una posizione intermedia fra il costruttivismo del formalismo estremo e dell'intuizionismo e l'assiomatismo del logicismo e del formalismo moderato. La logica operativa nasce dalla riflessione su ciò che in pratica fa il logico, cioè sul suo "operare con simboli", e in questo modo è costruttiva e assiomatica. Nei calcoli logici considera "ammissibili" nuovi assiomi o regole se ogni loro applicazione può essere sostituita mediante altri passaggi in cui sono usati solo assiomi e regole originali. Le regole ammissibili per qualsiasi calcolo sono per L. gli equivalenti dei principî della logica. Tra le sue opere: Konstruktive Begründung der Mathematik (1950-51), Einführung in die operative Logik und Mathematik (1955), Differential und Integral (1965), Methodisches Denken (1968, in collab. con W. Kamlah); Konstruktive Logik, Ethik und Wissenschaftstheorie (con O. Schwemmer, 1973); Theorie der technischen und politischen Vernunft (1978); Grundbegriffe technischer und politischer Kultur (1985).