NEWMAN, Paul
Attore e regista cinematografico statunitense, nato a Cleveland (Ohio) il 26 gennaio 1925. Dopo aver frequentato prestigiose scuole di recitazione (nel 1952 l'Actor's Studio) si impone in teatro, nel ruolo di un bel giovane troppo corteggiato dalle donne, in Picnic di W. Inge. Approdato a Hollywood, fa parte del drappello di attori ''ribelli senza causa'' capeggiato da M. Brando e J. Dean. Pur aderendo a un personaggio quasi obbligato, N. lo sottrae al gusto del momento rafforzandolo con una buona dimensione sociologica (Somebody up there likes me, Lassù qualcuno mi ama, 1956) o con una certa tensione psicanalitica (The left handed gun, Furia selvaggia, 1958). L'incontro con M. Ritt, regista attento all'aspetto sociale della narrativa cinematografica, e il matrimonio (1956) con l'intelligente e volitiva J. Woodward lo aiutano ad adattarsi senza fatica a vicende familiari di netto rilievo drammatico (The long hot summer, La lunga estate calda, e Cat on a hot tin roof, La gatta sul tetto che scotta, 1958; The sweet bird of youth, La dolce ala della giovinezza, 1962, ecc.).
Più che la pazienza del cesellatore, N. rivela, nelle sue interpretazioni, l'esuberanza del pittore che, giocando su contrasti anche vistosi, tende a suscitare una risposta immediata da parte dello spettatore. Interprete dotato di particolare simpatia, N. finisce ogni volta per porsi dalla parte del personaggio, si tratti pure di un vagabondo (Hud, Hud il selvaggio, 1963), di un condannato ai lavori forzati disegnato dall'attore con nervosa asciuttezza in Cool Hand Luke (Nick mano fredda, 1967) o del beffardo imbroglione di The sting (La stangata, 1973). Nonostante la grande popolarità e le ricche doti dell'attore, ufficialmente premiate − solo dopo ben sei nominations (1958, 1961, 1963, 1967, 1981, 1982), una Palma d'oro a Cannes (1958) e un David di Donatello (1982-83), nonché l'Oscar d'onore (1985) − con l'Oscar 1986 per The colour of money (Il colore dei soldi), N. non indulge a pose da divo pur dedicandosi alle gare automobilistiche e partecipando a campagne per i diritti civili.
Con buoni risultati si prova nella regia (Rachel, Rachel, La prima volta di Jennifer, 1968; Sometimes a great nation, Sfida senza paura, 1971; The effect of gamma rays on man-in-the moon marigolds, L'effetto dei raggi gamma sul comportamento delle margherite, 1972; Harry and son, 1984; The glass menagerie, Lo zoo di vetro, 1987, tratto dal dramma di T. Williams). In Mr. and Mrs. Bridge (1990), dove torna a recitare al fianco di J. Woodward, descrive con pacato sarcasmo i difetti di un onesto ma inguaribilmente reazionario avvocato di provincia che spicca nella galleria dei solitari disegnati da N. con essenziale intensità nel corso di una quarantennale carriera.
Bibl.: M. Kerbel, P. Newman, Milano 1975; K. Thompson, The films of P. Newman, Bembridge 1977; P. Newman: un divo tormentato, Milano 1981; L.J. Quirk, P. Newman, Roma 1986.