MEYER, Paul
Filologo francese, nato il 17 gennaio 1840 a Parigi, morto ivi il 7 settembre 1917. Proveniente dall'archivistica, fu successivamente segretario, professore e infine direttore dell'École des Chartes (1882); nel 1876 successe al Quinet nel Collège de France per l'insegnamento delle lingue e letterature romanze; nel 1884 fu eletto all'Académie des inscriptions et belles lettres. Insieme con G. Paris il M. fu l'animatore della filologia francese, per il rigore del metodo e per la solidità delle sue conoscenze storiche, letterarie, linguistiche (v. filologia, XV, 347).
Nelle sue ricerche d'archivio, nella collaborazione assidua alle riviste filologiche (dove anche i suoi brevi resoconti rivestivano valore metodologico), nelle edizioni dei testi medievali, nelle indagini storico-letterarie, sia che procedesse con pazienza analitica, sia che delineasse vere e proprie sintesi, il M. rivelava sempre la sua tempra di maestro. Movendosi in campi diversi, dalla letteratura provenzale, di cui fu profondo conoscitore, alla storia anglo-normanna, a cui dedicò alcune delle sue migliori opere, e dai testi letterarî alle questioni più propriamente linguistiche, il M. era sorretto dalle profonde qualità del suo ingegno lucido e chiarificatore, soprattutto in alcune ampie ricostruzioni, come quelle a proposito della Chanson de Gerard de Rousillon (1858-1861), della Chanson de la Croisade contre les Albigeois (1875-1879), di Alexandre le Grand dans la littérature française du moyen âge (1886), dell'Histoire de Guillaume le Maréchal (1891-1901), di Flamenca (1865; nuova ed., 1901), ecc. Negli ultimi anni collaborò più attivamente all'Histoire littéraire de la France, specie ai voll. XXXII-XXXIV, e continuò ad arricchire con i suoi eruditi e molteplici contributi la Romania, la grande rivista filologica da lui fondata nel 1872 insieme con il Paris.
Bibl.: A. Thomas e Ch.-V. Langlois, Notice sur P. M., in Hist. littér. de la France, XXXV (1921), pp. 21-35; R. Cognat, Not. sur la vie et les trav. de P. M., in Bibl. de l'École des Chartes, LXXX (1919), pp. 230-48.