Avventuriero (Marsiglia 1867 - Parigi 1918); di famiglia modestissima, fino al 1905 condusse una vita di espedienti. Divenuto ricchissimo sposando, in stato di bigamia, la vedova di un facoltoso commerciante, si lanciò negli affari riuscendo a carpire la fiducia di uomini politici, come J. Caillaux. Nel 1914 si legò col chedivè d'Egitto ῾Abbās Ḥilmī (che lo creò pascià) e al seguito di questo, espulso dall'Egitto perché spia della Germania, esercitò lo spionaggio in favore di questa nazione. Scoperto, fu processato a Parigi con il complice Filippo Cavallini e fucilato.