Scrittore ceco di lingua tedesca (Praga 1889 - Łódź 1942). Drammaturgo a Berlino accanto a M. Reinhardt, indi a Darmstadt (1933), all'avvento del nazismo tornò a Praga; ivi arrestato nel 1941, morì in campo di concentramento. Dopo aver aderito all'espressionismo, scrisse l'importante saggio Der beseelte und der psychologische Mensch (1918), che propone una visione metafisica dell'uomo contraria al monismo naturalistico e meccanicistico. Nello stesso spirito, estatico e intransigente, scrisse le due tragedie Die Verführung (1916) e Himmel und Hölle (1919). Lungo la parabola che fu propria anche di altri espressionisti, passò di lì a poco alla commedia realistica: Der ewige Traum (1922), Palme oder Der Gekränkte (1924), Kilian oder Die gelbe Rose (1926). Ha scritto anche liriche (Sakuntala, 1925) e il romanzo Blanche oder Das Atelier im Garten (post., 1957).