BOURÉ, Paul-Joseph
Scultore e pittore, nato a Bruxelles il 2 luglio 1823 ed ivi morto il 17 dicembre 1848. Fratello dello scultore Antonio Felice Bouré, fu allievo di Guglielmo Geefs nel 1838 e subito dopo, per due anni, del Simonis. Nell'ottobre 1841 partì per l'Italia; visitò Roma, Firenze e Pisa e si stabilì a Firenze nel 1842 per seguirvi i corsi dell'accademia sotto la guida del Santarelli. Ritornò nel Belgio nel giugno del 1844, e in quell'anno, nel seguente e nel 1848 espose al Salon di Bruxelles. Poco tempo prima della sua morte, attuando finalmente una sua aspirazione giovanile, si dedicò alla pittura (un Cristo e una Vergine nella chiesa di Olloy, provincia di Namur). La breve carriera non gli permise di produrre molto.
Sue opere al Museo di Bruxelles sono: Giovane fauno coricato, bronzo (1843); Amore che medita, gesso (1844); Fanciullo che gioca con le palline, bronzo (1846); Selvaggio sorpresi da un serpente, bronzo (1848); Prometeo incatenato, bronzo (1845).
Bibl.: A. van Soust de Borkenfeldt, Notice sur la vie et les ouvrages de P. B., Bruxelles 1849; Biogr. Nat. de Belgique, II, Bruxelles 1868; M. Devigne, Catalogue de la sculpture au Musée de Bruxelles, Bruxelles 1922.