GAUGUIN, Paul
Pittore, nato a Parigi l'8 giugno 1848, morto l'8 maggio 1903 nell'isola di Hivaoa o Dominica delle Isole Marchesi. Da parte della madre discendeva da una scrîttrice d'origine peruviana, Flora Tristán; egli stesso visse qualche tempo a Lima, nel Perù. Impiegato di un agente di cambio, speculò e fece fortuna abbastanza rapidamente. Coltivò prima la pittura da dilettante; stretta poi amicizia con C. Pissarro, si appassionò per la tecnica ad olio; frequentò il gruppo degl'impressionisti e ne risentì l'influenza. Nel 1883 si dedicò unicamente alla pittura. Nel 1886 fece il primo soggiorno in Bretagna (a Pont-Aven) e nel 1887 si recò a dipingere nella Martinica. Ritornato nel 1888 a Parigi, ripartì subito per la Bretagna; il suo Cristo giallo appartiene a quell'epoca. Manifestava allora molta ammirazione per il colore puro e per il linearismo dei primitivi italiani. Nuovamente a Parigi alla fine del 1889, vi frequentò i simbolisti. Nel 1891 partì per Tahiti. il suo prezioso manoscritto Noa Noa (Parigi 1900) permette di conoscere assai bene la vita che vi condusse. Ritornato in Francia nell'agosto 1893, organizzò un'esposizione a Parigi, ma, stancatosi della vita parigina, ripartì alla fine del 1895 per Tahiti. Visse in Oceania sino alla morte, sempre tormentato da necessità pecuniarie.
Le sue figure di donne tahitiane e i suoi paesaggi dell'Oceania rivelano un grande decoratore dotato di un senso ammirevole della composizione e del ritmo delle masse. Le sue opere più celebri: Donne tahitiane sulla spiaggia (Louvre); Donna con ventaglio (Coll. Monfreid); Lo spirito vigila, e il celebre quadro: Che siamo? donde veniamo? dove andiamo? (Coll. Stang di Oslo) sono veramente caratteristiche per la sua visione del mondo che egli stesso definì: "Vision d'un artiste aux yeux clairs, à l'âme sensuelle et mystique".
Bibl.: L. de Rotonchamp, P. G., Parigi 1905, 2ª ed., 1925 (opera fondamentale); Ch. H. Morice, P. G., Parigi 1919; Lettres de P. G. à Daniel de Monfreid (con introduzione di V. Segalen), Parigi 1919; L.Burchard, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XIII, Lipsia 1920 (con ampia bibl.); R. Rey, P. G., Parigi 1924; A. Alexandre, P. G., Parigi 1931.