Poeta francese (Reims 1872 - Argenlieu, Montlhéry, Seine-et-Oise, 1960). Aderì giovanissimo al simbolismo e fondò, nel 1890, il Théâtre d'art, aperto agli adepti della nuova scuola; diresse, dal 1905 al 1914, le raccolte Vers et Prose. Nella sua abbondantissima produzione hanno parte notevole le Ballades françaises (28 voll., 1897-1921; e quindi in nuova edizione, Édition définitive des ballades françaises et chroniques de France, 40 voll., 1922-51): in questo genere, specie di prosa ritmica, egli espresse il suo "canto" di poeta popolare, ingenuo, che si ricollega, al di là del simbolismo, a Verlaine, Corbière, Laforgue. Tra le altre sue opere: L'arlequin de plomb (1936), Joies désolées et tristesses consolées (1937) e il saggio Mes mémoires, toute la vie d'un poète, 1872-1943 (1944). Notevoli anche le sue opere di teatro, fra le quali Ysabeau (1924), Guillaume le Bâtard (1926).