FLEMING, Paul
Poeta tedesco, nato il 5 ottobre 1609 a Hartenstein, morto ad Amburgo il 2 aprile 1640. Studiò i classici a Mittweida e quindi a Lipsia, dove nel 1633 fu promosso magister artium e doctor philosophiae. Viveva a Lipsia in una cerchia di giovani ammiratori di M. Opitz; e dell'Opitz anch'egli fu e si riconobbe sempre discepolo, avendo da lui appreso a seguire nella composizione del verso leggi più severe; ma molti pregi delle sue rime, e specialmente la chiarezza e sobrietà della forma, gli derivarono direttamente dall'imitazione degli antichi. Non fu esente dai difetti del suo tempo, ma per potenza creativa e spontanea vena poetica superò il maestro e tutti o quasi i suoi contemporanei; e nelle sue liriche, pur in mezzo a qualche secentesca ampollosità retorica, a qualche infarcitura mitologica, sono frequenti i versi d' una pura bellezza; Scrisse, com'era l'uso, molti componimenti poetici di occasione, anche ad essi seppe però dare un'impronta d'arte. Trovò poi più vario argomento alle sue rime quando intraprese, insieme con Adam Olearius e con altri compagni, un viaggio prima in Russia e poi in Persia, partecipando a un'ambasceria inviata dal duca Federico di Holstein Gottorp. Il viaggio durò dal novembre 1633 al giugno 1639, e molti suoi versi ne narrano le vicende; altri, scritti pure nello stesso periodo, sono carmi d'amore per una fanciulla conosciuta a Reval. Ritornato a Reval nell'aprile del 1639, vi si fidanzò con Anna Niehusen, sorella della prima amata, e poco dopo si trasferì a Leida per completarvi gli studî di medicina. Aveva appena conseguito la laurea, quando lo colse la morte.
L'amico Olearius, nel 1641, pubblicò una prima raccolta postuma di 56 poesie in un volumetto dal titolo Prodromus. Qualche anno dopo apparvero le poesie tedesche complete (Deutsche Poemata, Lubecca s. a.), e nel 1649, sempre per cura dell'Olearius, una scelta delle poesie latine (Nova epigrammata, Amburgo 1649). Numerose ristampe si susseguirono fino alla fine del secolo. Ediz. moderne: Deiutsche Gedichte, ed. J.M. Lappenberg, Stoccarda 1865, voll. 3; Lateinische Gedichte, ed. J. M. I. appenberg, ivi 1863; Gedichte, ed. J. Tittmann, Lipsia 1870; Religiöse Gedichte, ed. R. Eckart, Lipsia 1909; Ausgewählte Gedichte, ed. H. Oesterley nella Deutsche National Litteratur del Kurschner, vol. XXVIII.
Bibl.: A. Bornemann, P. F., Stettino 1899; St. Tropsch, F.s Verhältnis zur römischen Dichtung, Graz 1895; H. von Staden, F. als religiöser Lyriker, Diss., Heidelberg 1908; B. Rost, P. F., ein deutscher Dichter, Wildenfels 1909; H. Maync, P. F., in Deutsche Rundschau, CXLI (1909); F. W. Schmitz, Metrische Unters. zu F.s deutschen Gedichten, Strasburgo 1910; G. Wenderoth, P. F. als Petrarkist, in Archiv für das Studium der neueren Sprachen, XCXIV.