DECHARME, Paul
Filologo ed ellenista, nato nel 1839 a Beaune (Côte-d'or) e morto nel 1905. Fu professore di greco alla facoltà di Parigi. Si esperimentò da principio in lavori di carattere archeologico ed epigrafico, come ad esempio un Recueil d'inscriptions inédites de la Béotie (1868), Notice sur les ruines du Sanctuaire des Muses dans l'Hélicon (1869), De Thebanis artificibus (1869). Poi si volse a studî mitologici, che fanno capo alla Mythologie de la Grèce antique (1879), opera più volte ristampata, notevole più per il garbo e l'economia dell'esposizione che non per profondità di ricerche scientifiche.
La maggior parte della sua attività si espresse non tanto nella pura filologia quanto nella storia del pensiero, della religione, ecc. e in campi marginali, per esempio nelle opere intitolate Euripide et l'esprit de son théâtre (1893) riguardante, più che altro, le idee di Euripide, e La critique des traditions religieuses chez les Grecs, des origines au temps de Plutarque (1905): opere che ebbero speciale fortuna. In complesso il D. può considerarsi fra i più insigni ellenisti francesi della seconda metà del secolo XIX.