Biochimico statunitense (n. New York 1926); dopo un periodo trascorso alla Washington University, prima alla scuola di medicina e poi nel dipartimento di chimica, si è trasferito alla Stanford University (California) dove si è occupato principalmente di ingegneria genetica. Nel 1980 gli è stato conferito il premio Nobel per la chimica insieme ai chimici W. Gilbert e F. Sanger. Tutti e tre hanno notevolmente contribuito a una maggiore conoscenza del DNA e di come esso regoli i meccanismi chimici della cellula, mediante studî sulle sequenze geniche dei cromosomi. Nel 1971, B. riuscì a rimuovere e trapiantare numerosi geni trasferendo il DNA da un organismo a un altro. Egli integrò infatti il DNA di alcuni geni del virus SV 40 della scimmia nel cromosoma del batterio Escherichia coli, che è in grado di moltiplicarsi rapidamente. Con questa tecnica di ingegneria genetica si è creata la premessa per la conoscenza della struttura dei geni e per interventi diretti sul materiale genetico degli organismi.