• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

ALEXIS, Paul

di Lucio D'Ambra - Enciclopedia Italiana (1929)
  • Condividi

ALEXIS, Paul

Lucio D'Ambra

Nato a Aix nel 1847, morto a Levallois-Perret nel 1901. Scrittore e autore drammatico, appartenne al gruppo dei naturalisti che riconobbero in Emilio Zola il loro maestro, e allo Zola dedicò un appassionato libro biografico e apologetico (Émile Zola, notes d'un ami, Parigi 1882). Fu, con Maupassant, uno dei quattro discepoli che composero col grande romanziere, scrivendo ognuno una novella secondo le leggi della loro scuola, il famoso volume Soirées de Médan. Scrittore d'ingegno, sebbene imprigionato nella formula, al tempo della fondazione del Théâtre libre l'A. si schierò al fianco dell'Antoine, ne sostenne le idee in una serie di articoli nel Cri du peuple, s'adoperò per fargli annodare rapporti con tutti gli scrittori del suo gruppo, e gli diede una commedia in un atto, Mademoiselle Pomme, per la prima rappresentazione (30 marzo 1887). Largamente nota fu, tra le sue opere, La fin de Lucie Pellegrin (1880), romanzo veristico a tinte violente, brutale, ma non privo di forza; e felici descrizioni di costumi parigini son contenute anche nei romanzi posteriori: Madame Meuriot (1890) e Vallobra (1901). La sua opera scenica più notevole è Monsieur Betsy (1890), solida commedia di carattere, scritta in collaborazione col Ménétiez. Ridusse anche, per le scene francesi, i Tristi amori di Giuseppe Giacosa, che intitolò La Provinciale (1893) e fece rappresentare a Parigi come commedia originale, riducendo lo scrittore italiano ad apparire, modestamente, un secondo collaboratore.

Bibl.: L. Deffouy e L. Zavie, Le groupe de Médan, Parigi 1920; E. Moore, Mémoires de ma vie morte, in Revue bleue, 1907; A. Antoine, Mes souvenirs sur le Théâtre libre, Parigi 1921; G. Costetti, Il libro delle confessioni, Bologna 1898.

Vedi anche
Flaubert, Gustave Romanziere (Rouen 1821 - Croisset 1880). Figlio dell'illustre chirurgo Achille-Cléophas, compì gli studî secondarî a Rouen (1832-40); quindi fu indirizzato dalla famiglia agli studî giuridici e inviato a Parigi; ma egli riconobbe presto la sua vocazione letteraria. Sin dagli anni del liceo aveva redatto ... naturalismo Arte e letteratura Genericamente, la tendenza a riprodurre quanto più fedelmente possibile, nell’opera d’arte, la natura o il reale: lo scrittore tenta di vietare a sé stesso, più o meno radicalmente, ogni intervento personale o passionale; analogamente, l’artista mira a rappresentare la realtà oggettiva ... Federico Zandoméneghi Pittore (Venezia 1841 - Parigi 1917). Figlio di Pietro (1806-1866) e nipote di Luigi (1778-1850), valenti scultori attivi a Venezia nella tradizione di A. Canova, Z. nel 1856 si iscrisse all'Accademia. Fuggito da Venezia per evitare la coscrizione austriaca, dopo avere seguito Garibaldi coi Mille, a ...
Tag
  • GIUSEPPE GIACOSA
  • LEVALLOIS-PERRET
  • EMILIO ZOLA
  • NATURALISTI
  • BOLOGNA
Altri risultati per ALEXIS, Paul
  • Alexis, Paul
    Enciclopedia on line
    Romanziere e autore drammatico francese (Aix-en-Provence 1847 - Triel 1901), appartenne alla corrente naturalista e fu amico e tenace difensore di Zola. Fece parte del gruppo di Médan, e partecipò alle Soirées de Médan con la novella Après la bataille. Il suo romanzo più noto, La fin de Lucie Pellegrin ...
Vocabolario
paulo maiora canamus
paulo maiora canamus ‹pàulo ...› (lat. «cantiamo cose un poco più nobili»). – Emistichio di Virgilio (Egl. IV, 1), spesso ripetuto come invito a trattare argomenti più elevati o per manifestare l’intenzione di passarvi.
pauliano
pauliano agg. [dal lat. tardo Paulianus]. – Che si riferisce al giurista romano Iulius Paulus (2° sec. d. C.): azione p. (nel diritto romano actio pauliana), in diritto civile, lo stesso che azione revocatoria (v. revocatorio).
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali