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PAU

di Valeria BLAIS , Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS , Georges BOURGIN - Enciclopedia Italiana (1935)
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PAU (A. T., 35-36)

Valeria BLAIS
Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS
Georges BOURGIN

Città della Francia sud-occidentale, capoluogo del dipartimento Bassi Pirenei con 38.568 ab. nel 1931 (35.665 nel 1926). È posta in magnifica posizione a 207 m. s. m., all'estremità d'un altipiano che domina la ridente vallata del "Gave de Pau", nel punto di confluenza con l'Ousse, dinnanzi ai Pirenei, il cui splendido e vasto panorama si spiega all'orizzonte. Per questa sua posizione e per l'eccellente clima è ricercata stazione invernale. Il clima infatti è assai salubre e particolarmente adatto per malati e convalescenti, per la temperatura sempre mite, l'assenza di venti, il numero prevalente di giornate belle, il sole caldo e benefico. Per tutte queste ragioni la città è centro notevole di turismo e offre ai visitatori un aspetto lindo ed elegante, belle ville e comodi alberghi, un'incantevole passeggiata detta il Boulevard des Pyrénées che unisce i due parchi Beaumont e Henri IV e a metà della quale è la celebre Place Royale da cui si domina tutto il panorama della catena dei Pirenei. La città è anche centro di sport e di escursioni ai pittoreschi dintorni e ha nelle vicinanze varie stazioni termali. È sede di Corte d'appello e d'assise, di tribunale di prima istanza e di commercio; ha collegi comunali maschili e femminili, una scuola normale, un museo d' arte e archeologia. Per le comunicazioni è molto ben servita essendo stazione di numerose e importanti linee della rete del Mezzogiorno che permettono anche facili comunicazioni con la Spagna e l'Italia.

Monumenti. - Il più importante monumento della città è il castello, nel quale nacque Enrico IV, iniziato nel sec. XIV dal conte Gaston Phébus e da allora spesso restaurato e rimaneggiato; delle cinque torri che fiancheggiano il castello, due sono moderne. Enrico II e Margherita di Valois aprirono finestre nelle cortine e trasformarono le abitazioni. Il portico a tre archi, due delle torri, le sculture della facciata meridionale e la cappella datano dal secolo XIX. Il cortile d'onore, in forma di trapezio allungato, è circondato da edifici adorni di medaglioni di pietra. Negli appartamenti sono da segnalare la culla d'Enrico IV fatta con un guscio di tartaruga; parecchie serie ammirevoli di tappezzerie di Fiandra e dei Gobelins del sec. XVII. Dal 1923 alcune sale sono dedicate al Museo bearnese (autografi, mobili, quadri riguardanti la regione). Il Musée de la Ville contiene un'importante raccolta di quadri (Fantin-Latour, Degas, Boudin, ecc.), una collezione preistorica e una di storia naturale. Il Grand Parc, passeggiata estiva, risale al sec. XV. La Place Royale è adorna d'una statua d'Enrico IV, opera del Raggi, con bassorilievi di Etex.

Storia. - Pau, ricordata col nome di città nel 1154, sviluppò la propria agglomerazione urbana attorno al castello. Nel 1464 ebbe da Gastone IV di Foix una carta, con concessione di fiere e di mercati. Nel 1385 contava appena 128 famiglie; ma tra il 1390 e il 1479 la città s'ingrandì e i sovrani del Béarn vi soggiornarono più volte, abbandonandola peraltro, dal 1479 al 1512, a vantaggio di Pamplona, capitale della Navarra, che appunto nel 1512 andò perduta. Dal 1512 i re di Navarra risiedettero a Pau e a Nérac, e soprattutto nella prima di queste due città. Vi nacque il 14 dicembre 1553 il futuro Enrico IV. Il rigoroso protestantesimo stabilito nel 1562 da Giovanna d'Albret nei proprî stati, spiega l'assenza di monumenti religiosi antichi. I Bearnesi si ribellarono; ma Giovanna d'Albret, ripreso il sopravvento, fece giustiziare nel castello, il 24 agosto 1569, i capitani cattolici resisi a discrezione a Orthez. Sua figlia Caterina governò il Béarn fino alla riunione definitiva alla corona di Francia, nel 1620. La corte sovrana stabilita a Pau fu allora, con l'aggiunta della corte di Nérac, trasformata in parlamento. Pau fu capoluogo d'una generalità e luogo di riunione degli stati, che prima si riunivano a Morlaas, Lecar o Orthez. Capoluogo di dipartimento nel 1790, perdette poi questo titolo, fino al 1796, a beneficio di Navarrenx, Bayonne e Oloron.

Bibl.: A. Lafollye, Le château de Pau, Parigi 1882; Molinier e Mazerolle, Inventaire des meubles du château de Pau, ivi 1892; Description et histoire du château de Pau, et du pays de Béarn, avec un panorama, Pau s. a.; L. Lacaze, Recherches historiques sur la ville de Pau, in Bulletin de la Société des sciences de Pau, 1882; Pau et les Basses-Pyrénées, Pau 1892; B. de Lagreze, Le château de Pau, 5ª ed., Parigi 1885; R. Ritter, Le château de Pau, Tolosa 1929.

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Vocabolario
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sineresi sinèreṡi s. f. [dal gr. συναίρεσις «restringimento, riduzione», der. di συναιρέω «prendere, mettere insieme» (comp. di σύν «con, insieme» e αἱρέω «prendere»)]. – 1. In fonetica, la fusione in una sola sillaba di due vocali interne...
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incaricometro s. m. Procedura per la verifica del numero e della qualità degli incarichi ricoperti da una stessa persona. ◆ [tit.] Incaricometro, procedura al via / Cumulo di incarichi conteggiato col sistema informatico [testo] Cumulo...
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