patto fiscale
(Patto fiscale), loc. s.le m. Convergenza politica europea orientata al pareggio di bilancio e alla riduzione del debito.
• Quando il presidente socialista [François Hollande] ha promesso di rinegoziare il patto fiscale, qualcuno ha addirittura proposto di rinviare il referendum. È dovuto intervenire il presidente irlandese, il laburista Eamon Gilmore, per spiegare che la consultazione si sarebbe tenuta comunque. (Lorenzo Biondi, Europa, 22 maggio 2012, p. 4, News Analysis) • Poi c’è il Patto fiscale, che da quest’anno obbliga gli stati contraenti a ridurre il debito pubblico al 60 per cento del Pil o meno, al ritmo di un ventesimo l’anno. Il Pil italiano 2013 è stato di 1560 miliardi. Il debito si aggira sui 2060 miliardi, pari al 132 per cento del Pil. Gli interessi sul debito superano i 90 miliardi l’anno, con tendenza a crescere, di cui 80 pagati con l’avanzo primario (la differenza tra le tasse che lo stato incassa e quello che spende in stipendi, beni e servizi). Per scendere alla quota richiesta dal Patto, che varrebbe 940 miliardi, bisognerebbe quindi recuperare 1.120 miliardi. Divisi per venti, fanno 56 miliardi l’anno. Dove li prende tanti soldi, per quasi una generazione, uno stato che ha incontrato gravi difficoltà al fine di trovare due o tre miliardi una tantum per eliminare l’Imu? (Luciano Gallino, Repubblica, 13 febbraio 2014, p. 39, Commenti) • Il presidente [Borut] Pahor ha suddiviso l’incontro di ieri in tre parti: riforme costituzionali, percorso di riconciliazione e la dichiarazione della politica estera della Slovenia (l’ultima risale al 1999). Il presidente del governo, Miro Cerar, a sua volta, ha presentato i progetti dell’esecutivo relativamente ad alcune riforme strutturali e ha spiegato gli sforzi suoi personali per arrivare a una soluzione condivisa sul patto fiscale. (Mauro Manzin, Piccolo, 9 dicembre 2014, p. 10, Attualità).
- Composto dal s. m. patto e dall’agg. fiscale, ricalcando l’espressione ingl. fiscal compact.
> fiscal compact, patto di bilancio.