NIKON (al secolo Nikita Minič), patriarca di Mosca
Nato nel 1605 nella regione di Nižnij Novgorod, morto il 17 agosto 1681 a Jaroslavl′. Dopo alcuni anni, trascorsi come sacerdote nel suo paese natio e a Mosca, si fece monaco. Nel 1646 fu conosciuto personalmente dallo zar Alessio Michailovič, e accolto nella sua intimità, e nel 1648 venne nominato metropolita di Novgorod. Dopo la morte del patriarca Josif (Giuseppe) N. fu eletto (1652) al suo posto. Mentre era ancora vivo Giuseppe, N. si era legato con uomini che cercavano di migliorare la vita della Chiesa, riguardo sia ai costumi, sia alle pratiche rituali. A capo di questi riformatori stava il confessore dello zar, Stefano Vonifat′ev. Le autorità della Chiesa russa si trovavano allora di fronte a questioni importanti venute a maturazione e collegate con l'idea, dominante a Mosca, del primato della Russia ortodossa in mezzo ai popoli ortodossi dell'Oriente e con la necessità di congiungere lo sviluppo della Chiesa moscovita con quello delle Chiese ortodosse in Grecia e in Ucraina. Dapprima N. era assai poco favorevole alla Chiesa greca dei suoi tempi; ma diventò in seguito un grande ammiratore di tutto quel che era greco. Nello stesso tempo egli credeva che la Chiesa dovesse essere libera dall'ingerenza decisiva del potere secolare, che invece gravava su di essa a Mosca; e sosteneva non solo l'idea dell'uguaglianza dei due poteri, ma anzi il primato del potere ecclesiastico di fronte al secolare, considerando la Chiesa superiore allo Stato. Le prime misure prese da N. per riformare i riti e i costumi della Chiesa sollevarono contro di lui molti rappresentanti del clero; ma N. vinse con misure energiche questa opposizione. Il Concilio (sobor) convocato da lui nel 1654 si dimostrò, sotto la sua influenza, ancor più risoluto di N. e riconobbe la necessità di una generale revisione dei libri della Chiesa sugli antichi manoscritti russi e anche sugli antichi testi originali greci. Ma la convinzione, sempre avutasi a Mosca, della purezza degli antichi riti della Chiesa russa e il generale attaccamento ai riti e alle tradizioni fecero sì che queste misure fossero accolte da una violenta opposizione, e che la loro applicazione producesse un forte dissidio nelle alte sfere della Chiesa russa. N., di temperamento ardente e risoluto, proseguiva con decisione per la via prescelta, mostrandosi spesso eccessivo e brusco nelle misure contro i suoi avversarî. Il successo di N. veniva assicurato dalla sua amicizia con lo zar: ma questa amicizia non poté rimanere salda a lungo. Le aspirazioni di N. ad affermare l'autorità indipendente del supremo potere del patriarca nella sfera ecclesiastica lo portarono in ultimo a un conflitto con lo stesso zar Alessio Michajlovič, che per l'innanzi aveva nutrito piena fiducia per Nikon, e gli aveva affidato una parte responsabile anche nel governo dello stato, sopra tutto negli anni 1654-55 durante la sua spedizione nella Lituania e nella Polonia (N. l'aveva allora sostituito a Mosca). La rottura fra lo zar e N. fu palese nel 1658; e il primo conflitto aperto spinse N. ad abbandonare Mosca in segno di protesta e a stabilirsi nel monastero Voskresenskij, costruito da lui vicino a Volokalamsk. Lo zar non cedette. Nel 1660 il Concilio ecclesiastico decise la deposizione di N., per aver di propria volontà abbandonato i suoi parrocchiani. Tuttavia lo zar non acconsentì a questa condanna e la sorte di N. fu decisa definitivamente, solo nel 1666, da un nuovo concilio convocato con la partecipazione dei patriarchi di Alessandria e di Antiochia. N. fu privato della sua dignità e fu esiliato in un monastero. Dopo la morte di Alessio Michailovič la vita di N. divenne ancora più dura; egli fu trasferito nel 1676, in reclusione ancora più severa, nel monastero Belozerskij; solo nel 1681 lo zar Fedor decise di migliorare la sua sorte e di farlo trasferire nel monastero Voskresenskij, ma durante il viaggio N. morì.
Bibl.: N. Gibbenet, Istoričeskoe izsledovanie dela patriarcha Nikona, Pietroburgo 1882-1884; Delo o patriarche Nikone, Pietroburgo 1897; N. F. Kapterev, Patriarch N. i car Aleksej Michajlovič, Sergiev Posad 1909-1912; N. F. Kapterev, Patriarch N. i ego protivniki v dele ispravlenija cerkovnych obrjadov, 2ª ed., Sergiev Posad 1913.