PATIO
. Parola spagnola che significa cortile e che è usata anche in altre lingue per indicare un tipo di cortile caratteristico appunto delle case spagnole. Esso, per la presenza di porticati, di piante, di fontane, per lo sviluppo in superficie anziché in altezza e per la destinazione ad ambiente di soggiorno e di disimpegno, presenta qualche analogia col peristilio delle ricche case grecoromane; ma se ne differenzia per la forma dei portici ad arcate basse, per la semplicità decorativa quasi rustica, per una certa intonazione orientaleggiante che gli viene specialmente dalle vaste superficie a tinte unite e vivaci.
Probabilmente infatti, questo tipo di cortile, diffuso poi nell'America Latina dai colonizzatori spagnoli, è derivato da quello della casa islamica, importato in Spagna, insieme con tante altre forme di architettura e di decorazione, dai conquistatori arabi. Dagli esempî d'insuperato splendore lasciati dagli artisti moreschi nelle dimore principesche di Siviglia, di Granata, di Cordova, furono ispirati quelli di forme modeste e diverse secondo lo stile dei tempi delle case spagnole e sudamericane.
Anche in altre regioni di clima costante e temperato, il tipo del patio spagnolo ha avuto fortuna in questi ultimi anni, in genere conservando e imitando gli aspetti rustici degli esempi originarî, come nelle ville sorte sulle grandi spiaggie americane, ma anche talora in forme più moderne, semplici e geometriche.
V. tavv. CXXIII-CXXIV.