PATERNÒ
Città odierna della Sicilia, sorge a ridosso di un colle isolato che dalle estreme pendici S-S-O dell'Etna domina la valle del Simeto. Dalla sommità del colle provengono materiali che vanno ininterrottamente dal Neolitico fino ai tempi moderni.
Stazioni neolitiche sono state identificate nelle località di Poggio Rosso, Trefontane, Fontana di Pepe, Cafaro, S. Marco, Marmo, Orto del Conte. Da Trefontane provengono inoltre ceramiche tipiche dell'Eneolitico. Le diverse fasi dell'Età del Bronzo sono rappresentate da materiali raccolti tutto intorno ai piedi del colle e in numerose località sulla riva destra del Simeto (contrade Mongichene, Beduini, Poggio Monaco).
Nel territorio di P. sono stati identificati tre centri abitati di età greca. Uno di essi occupava il colle e parte dell'area della città moderna; gli altri due si trovano, rispettivamente, in contrada Civita, lungo la strada statale che congiunge P. con S. Maria di Licodia, e in contrada Poira, sulla riva destra del Simeto, fuori dalle moderne vie di comunicazione.
Il centro abitato del colle di P. viene generalmente identificato con Hybla Gereatis; l'identificazione è fondata sul rinvenimento di un'epigrafe con la dedica Veneri Victrici Hybtensi (C. I. L., x, 2, 7013), ora nel museo di Catania, e sulla notizia che in questa città aveva sede un celebre santuario dedicato alla dea Hyblàia. L'ipotesi trova conferma nelle indicazioni topografiche degli scrittori antichi (Thucyd., vi, 94, 2). Le testimonianze più notevoli della città greca sono costituite da una serie di nicchie votive scavate sulle rocce del colle, da un muro poligonale in contrada Castrogiacomo, da alcune epigrafi rinvenute nell'area dell'abitato, e dalle necropoli identificate tutto intorno ai piedi del colle nelle contrade Cumma, Castrogiacomo, Prestigiacomo; scarichi di terrecotte votive sono stati trovati nell'area della città e sul colle S. Marco.
Il centro abitato in contrada Civita era stato identificato con l'antica messa. Scavi regolari condotti dal 1954 al 1960 hanno dimostrato che tale identificazione è errata. I materiali più antichi sono del VI sec. a. C.; la città fu interamente distrutta nella seconda metà del IV sec. a. C., probabilmente da un terremoto. Sono stati messi in luce alcuni gruppi di case, e sono state esplorate le necropoli a S e ad E della città. Una grande cinta muraria in pietrame lavico irregolare circondava l'abitato. Una stipe votiva è stata recuperata lungo il versante occidentale dell'altura su cui corrono le mura.
Con l'antica Etna-Inessa può essere invece identificato l'antico centro abitato i cui resti affiorano in contrada Poira: la sua ubicazione, tra Centuripe e P. (Hybla), corrisponde alle indicazioni date da Tucidide (vi, 94, 3) a proposito degli avvenimenti del 414 a. C. in Sicilia; le distanze da Catania e da Centuripe concordano inoltre con le indicazioni dell'Itinerarium Antonini. Sul piano di campagna affiorano una trentina di metri di cinta muraria; resti di case di epoca greca si trovano nell'area della città.
Il periodo romano è rappresentato da resti di edifici termali nelle località Orto del Conte e Bella Cortina, dai ruderi di un ponte sul Simeto in contrada Coscia del Ponte, e da materiali provenienti dalle località laconianni, Beduini, Fontanelle, Palazzolo. Il territorio è inoltre attraversato da un acquedotto che provenendo dai dintorni di S. Maria di Licodia prosegue, per circa 13 km, fino a Misterbianco. Dal colle di P. proviene, infine, un tesoro di argenteria romana trovato nel 1909 e finito nei Musei di Berlino.
Bibl.: G. Savasta, Memorie storiche della città di Paternò, Catania 1905; P. Orsi, in Not. Scavi, 1903, p. 441 ss.; 1909, p. 386 ss.; 1912, pp. 412 ss.; 1915, p. 226 ss.; id., in Mon. Ant. Lincei, XXVII, 1921, c. 140 e ss.; Ziegler, in Pauly-Wissowa, IX, 1914, c. 25 ss., s. v. Hybla; C. Cafici, Stazioni preistoriche di Trefontane e Poggio Rosso, in Mon. Ant. Lincei, XXIII, 1915, c. 485 ss.; id., La stazione neolitica di Fontana di Pepe, in Atti della R. Acc. di Sc. lett. e Belle Arti in Palermo, XII, 1920; id., Apporti delle ricerche alla conoscenza delle culture presicule, in Bull. di Paletn. It., 1938, p. 3 ss.; G. Rizza, Scavi e ricerche nel territorio di Paternò, in Boll. d'Arte, 1954, p. 73 ss.; id., Paternò. Città siculo-greca in contrada Civita. Scoperte fortuite nella necropoli meridionale, in Not. Scavi, 1954, p. 131 ss.; id., Paternò. Necropoli greca e rinvenimenti vari in contrada Castrogiacomo, in Not. scavi, 1957, p. 200 ss.; id., Scoperta di una città antica sulle rive del Simeto: Etna-Inessa?, in La Parola del Passato, LXIX, 1959, p. 465 ss.