Componimento lirico di origine provenzale, che incontrò grande fortuna, soprattutto nella lirica in lingua d’oïl (pastourelle). Ha generalmente lo schema fisso di un contrasto amoroso tra un cavaliere (per lo più l’autore stesso) e una pastora che talvolta accetta, più spesso respinge, i doni e l’amore di quello. Lo schema metrico è quello della ballata, con melodia diversa nel ritornello rispetto alla strofa. In Italia questo genere lirico ebbe qualche rara imitazione, come la ballata di G. Cavalcanti In un boschetto trova’ pasturella e l’altra di F. Sacchetti O vaghe montanine pastorelle. Se ne hanno esempi anche nella lirica gallego-portoghese; una specie di p. è la serranilla spagnola.