pasta-party
(pasta party), loc. s.le m. inv. Ricevimento, festa, manifestazione a base di pastasciutta.
• Venerdì 17, la 64ª edizione del Gp Liberazione sarebbe stata presentata proprio nella Sala della Promoteca del Campidoglio, mentre il Comune aveva ufficializzato il «solito» contributo da 20 mila euro. «In più ‒ continua [Eugenio] Bomboni ‒ avevo incontrato il delegato allo Sport del sindaco che mi aveva chiesto di favorire la partecipazione dei cicloamatori e noi avevamo assicurato un “Pasta-party” per tutti alla fine della corsa». (Massimo Franchi, Unità, 11 aprile 2009, p. 47) • Quasi 2 mila metri quadri di esposizione con lo spazio accoglienza per i corridori (consegna del pettorale), i banchetti delle Onlus (oltre 140) che partecipano al Charity program, gli stand degli sponsor. E una serie di eventi collaterali: dal «pasta party», assaggi di pasta a 5 euro in parte devoluti in beneficenza (Alessandra Dal Monte, Corriere della sera, 4 aprile 2013, Cronaca di Milano, p. 7) • Dal Vertical di oggi alle gare di domani, si misureranno i più forti runner del momento. Due giorni di festa con pasta party, animazione, complessi musicali, riprese in streaming degli atleti sul percorso in cinque punti e proiezione su schermo gigante. (M[arco] B[otti], Avvenire, 2 agosto 2014, p. 13, Attualità).
- Pseudoanglismo composto dal s. f. pasta e dal s. ingl. party.
- Già attestato nella Stampa Sera del 15 marzo 1986, p. 10, Interno.