Vedi PASQUINO dell'anno: 1963 - 1996
PASQUINO
Questo nome venne dato nel Rinascimento ad un gruppo marmoreo corroso e mutilo, che rappresenta Menelao che sostiene il corpo di Patroclo. Dopo la scoperta, avvenuta a Roma, questo gruppo fu posto in un angolo di Palazzo Braschi, dov'è tuttora. Incerta è l'origine del soprannome, che sembra derivare dalla vicinanza della bottega di un sagace artigiano di tale nome. La statua finì per impersonare la satira anonima romana dotta e popolaresca, e a suo nome furono composti libelli contro il governo e personalità, che venivano posti su di essa. In seguito il soprannome di P. si estese a designare le altre due copie del gruppo trovate a Roma e trasportate a Firenze dal granduca Cosimo I, che ne collocò una alla Loggia dei Lanzi, l'altra a Palazzo Pitti. Da queste repliche e da copie della testa di Menelao e da frammenti particolari e da gemme è stata data dallo Schweitzer una convincente ricostruzione del gruppo e il medesimo ha attribuito l'originale allo scultore Antigonos di Karystos (v.), attivo al tempo di Attalo I (v. Patroclo).
Bibl.: F. Cancellieri, Notizie delle due famose statue di un fiume e di Patroclo, dette volgarmente di Marforio e di Pasquino, Roma 1789; E. Q. Visconti, Opere varie, I, 1827, pp. 171-175, tav. XV; L. Urlichs, Über die Gruppe des Pasquino: nebst einem Anhange über den Achilles Borghese. Hierzu eine Restauration der Gruppe und deren Begründung (Ed. v. Launitz), Bonn 1867; O. Donner, Sul gruppo del Pasquino ed il suo ristauro, in Ann. Ist., XLII, 1870, pp. 75-96; L. Morandi, Prefazione ai Sonetti romaneschi di G. G. Belli, Città di Castello 1889; O. Waser, Pasquino, Schicksal einer antiken Marmorgruppe, in Neue Jahrbüch., VII, 1901, pp. 598-619; E. Loewy, Sculture ellenistiche, Pasquino, in Ausonia, II, 1907, pp. 77-78; W. Brachmann, Ajax oder Menelaus? Beitrag zur Würdigung der Pasquinogruppe, in Berliner Philologische Wochenschrift, XLII, 1922, pp. 786-792; W. Helbig, Führer durch die Sammlungen klassischer Altertümer in Rom, I, 1912, n. 236; B. Schweitzer, Versuch einer Wiederherstellung der Pasquino-Gruppe, in Abhandlung der Sächs. Akademie der Wissenschaft, Philologische-historische Kl., XLIII, 4, IV, Lipsia 1936, p. 164; id., Die Menelaos-Patroklos Gruppe. Ein Verlorenes Meisterwerk hellenistischer Kunst, in Die Antike, 1938, pp. 43-72; G. Lugli, Osservazioni sul gruppo di Menelao e Patroclo, volgarmente detto il Pasquino, in Boll. d'Arte, 1929; M. Bieber, The Sculpture in Hellenistic Age, New York 1955, pp. 78-81, figg. 272-277.