PASQUINO di Matteo di Montepulciano
Scultore, nato probabilmente verso il 1425. Ancor giovane fu il più importante tra gli aiuti del Filarete nella porta in bronzo per San Pietro, messa in opera nel 1445. Del 1447 è il fonte battesimale del Duomo di Empoli, a forma di grande vaso marmoreo a due anse, di grandissima bellezza ornamentale e di spirito donatelliano; ma la sua attribuzione a P. non è concordemente accettata. Nel 1450-51 lavora per nove mesi con Maso di Bartolommeo al portale di San Domenico di Urbino; dal 1461 al 1464 fornisce della cornice a palmette e candelabri la cancellata in bronzo per la cappella della Cintola nel duomo di Prato, cominciata dallo stesso Maso di Bartolommeo nel 1438 e continuata, dal 1444, da Bruno di Ser Lapo Mazzei e Antonio di Ser Cola da Firenze; a Prato è ancora nel 1473 per la stima del pergamo della cattedrale, di Antonio Rossellino e Mino da Fiesole. L'attribuzione a P. della tomba di Pio II (circa 1470-75), trasportata nel 1614 da S. Pietro in Sant'Andrea della Valle a Roma, non è concordemente accettata dalla critica moderna, che vi vede tutt'al più una testimonianza della collaborazione di P. con Andrea Bregno per quello che riguarda le storie e i fregi, mentre la tradizione antica ne parla anche come di opera esclusivamente sua.
Bibl.: G. Vasari, Le vite, ed. Milanesi, Firenze 1878, II, pp. 363, 460 e 462; M. Lazzaroni e A. Munoz, Filarete, Roma 1908, p. 153; P. Schubring, Italienische Plastik d. Quattrocento, Berlino 1919, pp. 114 e 259; L. P., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVI, Lipsia 1932; L. Serra, Urbino (Catalogo delle cose d'arte e di antichità), Roma 1932, p. 118.