Parvoviridae
Famiglia di piccoli virus a DNA a singolo filamento, che infettano gli animali e l’uomo. Le particelle virali sono prive di involucro e possiedono un capside a simmetria icosaedrica, con diametro compreso fra 18 e 26 nm. La replicazione dei P. ha luogo nel nucleo di cellule in mitosi. Il loro genoma ha una scarsa capacità codificante e quindi la replicazione virale dipende dalle funzioni messe a disposizione dalle cellule ospiti o da un virus coinfettante, definito helper. La replicazione virale determina la morte delle cellule. I P. che infettano i vertebrati appartengono alla sottofamiglia Parvovirinae, che a sua volta comprende tre generi: Parvovirus ed Erythrovirus, le cui specie sono capaci di replicarsi autonomamente, e -Dependovirus, che raggruppa virus che dipendono da un virus coinfettante per la replicazione (un Adenovirus oppure un Herpesvirus). Tra gli Erythrovirus è stato identificato il virus B19, che è l’unico componente del genere capace di infettare l’uomo.
Questo virus ha uno spiccato tropismo per le cellule umane immature della linea eritroide; si ritiene che nei soggetti infettati le principali sedi di replicazione virale siano il midollo osseo nell’adulto e il fegato nel feto. La replicazione virale determina l’interruzione della produzione eritrocitaria. Nei soggetti immunocompromessi si riscontra un’infezione persistente da B19 con esito in anemia cronica. La manifestazione più comune dell’infezione da B19 è l’eritema infettivo, o quinta malattia. L’infezione da virus B19 provoca crisi aplastiche transitorie che possono complicare anemie emolitiche croniche nei soggetti affetti da talassemia, da anemia a cellule falciformi e da anemia emolitica acquisita nell’adulto; nei pazienti immunodepressi può determinare invece l’insorgenza di infezioni persistenti che provocano una soppressione cronica del midollo osseo e un’anemia cronica, chiamata anemia eritrocitaria pura. Durante la gravidanza l’infezione della madre può determinare un passaggio transplacentare del virus, con conseguente grave anemia del feto, che può portare a edema generalizzato (idrope fetale) o morte del feto.
Il virus B19 è diffuso in tutto il mondo. L’infezione è trasmessa prevalentemente per via aerea e può verificarsi in ogni periodo dell’anno, in tutti i gruppi di età, sotto forma di epidemie o di casi sporadici. L’infezione è frequente nell’infanzia e gli anticorpi specifici compaiono nei soggetti di età compresa fra i 5 e i 19 anni. Gli adulti sieropositivi per il B19 arrivano fino al 60%, e gli anziani fino al 90%, a dimostrazione di una infezione pregressa.