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partiti conservatori

Dizionario di Storia (2011)
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partiti conservatori


Organizzazioni politiche di orientamento tradizionalista o moderato, sorte nel 19° sec. e tuttora presenti in molti Paesi. Si chiamano conservatori i partiti che, di contro alle ideologie più radicali di progresso, affermano il valore della tradizione e la continuità degli assetti sociali, politici e istituzionali, rifacendosi dunque al e collocandosi nel fronte di centrodestra dello schieramento politico. La nascita dei p.c. è legata alla storia del parlamentarismo inglese, al cui interno già nel 1680 si formò una fazione politica denominata spregiativamente tory (tories si chiamavano infatti le bande di briganti che infestavano le regioni irlandesi nel 17° sec.), per via del fatto che i suoi membri approvarono la successione di un erede cattolico al trono di Carlo II. Successivamente i tories divennero fedeli sostenitori degli interessi della Corona e dal 1832 si denominarono conservatives (conservatori), costituendosi come rappresentanza politica dei ceti aristocratici e della grande proprietà terriera. I moderni p.c., tra i quali il più importante resta il Partito conservatore britannico, si distinguono per incorporare uno o più elementi della tradizione politica nel cui contesto si trovano a operare, quali il confessionalismo, il nazionalismo, il liberalismo ecc. Almeno nell’esperienza europea questi partiti presentano tuttavia, come caratteristica in qualche modo unificante, la composizione della propria base sociale ed elettorale costituita da interessi collegati prevalentemente agli strati medio-alti della borghesia. In questo modo possiamo distinguere fra i p.c. tedeschi, nei quali è riconoscibile la tradizione luterana ma anche quella della destra cattolica (è il caso della CSU, Christlich-Soziale Union, di F.J. Strauss), e quelli avvicendatisi in Francia, dove ai caratteri di polemica antilluministica, antirivoluzionaria e antiliberale propri di un certo conservatorismo cattolico (J. de Maistre) si sostituì il nazionalismo «laico» del partito gollista (➔ ), prima espresso dall’Unione per la nuova Repubblica (1958-67), in seguito dall’Unione per la difesa della Repubblica, divenuta poi Unione dei democratici per la Repubblica (UDR). In Italia invece, un partito conservatore, dal Risorgimento a oggi, non è mai emerso come forza organizzata, pur nella presenza di correnti variamente sostenitrici della conservazione sociale; nel primo cinquantennio repubblicano, tale funzione fu svolta principalmente dal Partito liberale (PLI), sebbene tendenze conservatrici trovassero espressione anche nella Democrazia cristiana o in forze minori quali i monarchici. Quanto al continente americano, la denominazione di partito conservatore riguarda una serie di forze politiche diverse: in Canada il Partito conservatore (1854-1942) assunse poi il nome di Partito progressista conservatore dopo l’assorbimento del Partito progressista nel 1942, per tornare al nome precedente nel 2003; in Cile, il Partito conservatore fu a lungo una forza unitaria (1851-1949), per poi spaccarsi in due fazioni e infine ribattezzarsi Partito conservatore unito (1956-66); p.c. sono attivi inoltre in Colombia (dal 1849), Nicaragua (dal 1830) e Venezuela (1830-1908). Negli Stati Uniti un Partito conservatore è sorto nel 1962, ma la sua presenza è limitata allo Stato di New York e nelle elezioni esso ha appoggiato di norma i candidati repubblicani.

Vedi anche
conservatorismo Nato dopo la Rivoluzione francese e in polemica con essa, il conservatorismo è una corrente politico-culturale che ha assunto fisionomie diverse a seconda dei contesti nazionali in cui si è sviluppato. Al di là delle differenze, i conservatori avversano i progetti utopistici di società perfette e i mutamenti ... nazionalismo Insieme delle dottrine e dei movimenti che attribuiscono un ruolo centrale all'idea di nazione e alle identità nazionali. Il nazionalismo si è storicamente manifestato in due forme: come ideologia di liberazione delle nazioni oppresse e come ideologia della supremazia di una nazione sulle altre. le origini Il ... Partito repubblicano italiano (PRI) Formazione politica costituitasi ufficialmente nel 1895. Sciolto durante il fascismo, il PRI fu ricostituito nel 1943 e prese parte alla Resistenza. Presente in quasi tutti i governi di centro-sinistra, dal 1981 al 1991 fu stabilmente al governo. Negli anni successivi, investito dalla crisi dei ... Parlamento Per Parlamento si intende l’organo rappresentativo per eccellenza (Rappresentanza politica), titolare del potere legislativo (Separazione dei poteri). Storicamente, i primi Parlamenti nascono nella seconda metà del medioevo (XII-XIV secolo) come organismi assembleari che coadiuvano il Re nell’esercizio ...
Categorie
  • PARTITI E MOVIMENTI in Scienze politiche
Vocabolario
conservare
conservare v. tr. [dal lat. conservare, comp. di con- e servare «serbare, custodire, mantenere»] (io consèrvo, ecc.). – 1. a. Tenere una cosa in modo che duri a lungo, che non si guasti, non si sciupi: come fai a c. così bene la roba?;...
consèrva¹
conserva1 consèrva1 s. f. [der. di conservare]. – 1. Atto, effetto del conservare; si usa soprattutto in alcune locuz. come mettere, tenere in conserva, conservare con mezzi opportuni o in recipienti adatti, per lo più ermeticamente chiusi,...
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