participare
É un verbo caratteristico del linguaggio filosofico, di tradizione platonico-neoplatonica (nel latino medievale participatio, participare). In esso si esprime la nozione del rapporto di ‛ partecipazione ' che sussiste tra una realtà mutevole e inferiore e una immutabile e superiore (idea esemplare, essenza o natura divina, ecc.). In tal senso ogni essere fa derivare la sua essenza dalla presenza (parusia) in esso di una parte dell'essere superiore, al quale in virtù di questa presenza si assimila. Analogamente ogni singolo individuo partecipa dell'essenza della sua specie. Le occorrenze sono tutte del Convivio, e presentano una notevole incertezza di costruzione.
Troviamo infatti la costruzione transitiva del verbo in III XI 7 participante quella essenza; e troviamo p. nella diatesi passiva in III II 5 la divina natura... da quelle [le anime che partecipano di Dio] è participata per lo modo quasi che la natura del sole è participata ne l'altre stelle. In questa doppia occorrenza passiva si può notare come il regolare complemento d'agente appaia solo nella prima, e sia sostituito nella seconda dalla forma ne. Ancora la forma passiva con regolare complemento d'agente in III XIII 8 in quanto da l'umana intelligenza è participata. Altre due volte p. è costruito col partitivo, in III XI 11 participano del nome di filosofo, e in III II 14 participa de la divina natura.