ALFA (α), particelle
Le sostanze radioattive (v. radioattività) emettono tre tipi di radiazioni, dette raggi α, β, γ. I raggi γ non sono deviati da un campo magnetico; i raggi β vengono deviati da un campo magnetico come un conduttore percorso da corrente di senso contrario a quello della propagazione dei raggi; i raggi α invece vengono deviati da un campo magnetico nel senso di un conduttore in cui la corrente cammini nello stesso verso dei raggi. Essi sono costituiti da una proiezione di particelle cariche di elettricità positiva, che si dicono particelle α. È riuscito al Rutherford di misurarne la massa, la carica elettrica e la velocità. La massa risulta circa 6,6•10-27 chilogrammi, cioè coincidente con la massa dell'atomo di elio; la carica elettrica è 9,55•10-10 u. e. s., cioè, salvo il segno, il doppio della carica elettronica; essa coincide dunque con la carica elettrica del nucleo dell'elio; la velocità varia, secondo la provenienza, da 109 a 2•109 cm./sec. La circostanza che la carica e la massa delle particelle coincidono con la carica e la massa del nucleo di elio suggerisce l'ipotesi che esse non siano altro che nuclei di elio proiettati a velocità grandissima. Questa ipotesi fu confermata sperimentalmente, perché si poté osservare che le particelle α, neutralizzandosi con l'assorbimento di due elettroni, davano realmente origine ad elio. A questa causa è dovuta la frequente occlusione di elio nei minerali radioattivi.
Data la loro considerevole massa e la loro enorme velocità, le particelle hanno una energia cinetica tanto considerevole, che si possono notare gli effetti prodotti da una sola di esse. Il modo più comodo per arrivare a questo è osservare con un microscopio le scintilline prodotte dall'urto delle particelle α contro opportune sostanze fluorescenti (v. radioattività, raggi corpuscolari).