particella
particèlla [Lat. particella, var. popolare di particula, dim. di pars partis "parte"] [LSF] Generic., parte molto piccola di qualcosa, cioè di un corpo o di una sostanza o di una qualche forma di energia. ◆ [STF][FSN] P. elementare: denomin. generica dei costituenti ultimi della materia e della radiazione. A tale concetto si è pervenuti con una lunga evoluzione che la nozione di p. materiale ha subito sin da tempi antichissimi nel pensiero filosofico prima, scient. poi, con una grande accelerazione a partire dal 19° sec. e spec. nel 20° secolo. Grosso modo, questa evoluzione può essere vista, in chiave fenomenologica, come un continuo tendere dal macroscopico al sempre più microscopico, insieme con il progressivo aumento del potere di risoluzione e di penetrazione dei mezzi osservativi. Così, la piccolezza della sempre più minuta porzione di materia chiamata p. giunse, già alle soglie del sec. 19°, a riconoscere la più piccola parte di sostanza che sia ancora identificabile dal punto di vista chimico-fisico con la sostanza medesima, cioè alla nozione di atomo per le sostanze semplici e a quella di molecola, costituita da più atomi, per le sostanze composte, e queste apparvero, per un tempo relativ. lungo, come p. elementari; proseguendo ancora in questa suddivisione, si pervenne alla nozione di p. elementare come denomin. dei corpuscoli (p. subatomiche) che costituiscono l'atomo, e quindi gli elettroni intorno al nucleo e le p. subnucleari che costituiscono quest'ultimo. Questo concetto democriteo di p. è stato rivoluzionato dalla meccanica quantistica. In primo luogo, questa teoria ha messo in evidenza il principio di complementarità, per cui l'aspetto ondulatorio, caratteristico, per es., dei fotoni, è sempre inscindibilmente associato al carattere particellare, discreto e localizzato; nel limite non relativistico, a una p. con quantità di moto p è associato un fenomeno ondoso con lunghezza d'onda λ=h/p, ove h è la costante di Planck; pertanto le p. danno luogo anche a fenomeni di diffrazione e interferenza, come la luce. In secondo luogo, è stato messo in evidenza che le p. non sono distinguibili le une dalle altre come potrebbero essere palline materiali. L'indistinguibilità delle p. elementari della stessa specie ha importanti conseguenze per la meccanica statistica quantistica, dando luogo alla statistica di Bose ed Einstein (valida per p. di spin intero) e alla statistica di Fermi e Dirac (valida per p. di spin semiintero). Con il progredire della ricerca le p. conosciute sono state progressivamente risolte nelle loro componenti: il nucleo atomico risolto nelle p. subnucleari (principalmente i nucleoni, protone e neutrone), i nucleoni risolti nei quark, ecc. Le numerose p. elementari ora note sono denominate in vari modi; per quelle non ricordate nel seguito si rinvia alla denomin. propria oppure al termine di qualificazione: così, per le p. alfa → alfa, per le p. lambda → lambda; inoltre, per notizie generali v. particelle elementari, mentre per notizie specifiche v. particelle identiche; particelle strane; particelle attraverso la materia. ◆ [FTC] Armi a fasci di p.: armi preconizzate, che userebbero intensi fasci di p., sia ionizzate (in partic., elettroni) che neutre, o di fotoni (ottenuti da potenti laser), spec. per abbattere o danneggiare aerei d'alta quota, missili, satelliti e veicoli spaziali.