Vedi PARO dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PARO (v. vol. v, p. 961)
La produzione scultorea dell'isola si è arricchita di tre rilievi di grande importanza.
Due, dell'ultimo venticinquennio del VI sec., appartengono ad un fregio; in uno è raffigurato un leone che assale un toro, nell'altro un banchetto funerario; sopra il letto del morto sono appesi oggetti; armi e una lyra; si pensa che il morto raffigurato sia Archiloco, di conseguenza il fregio apparterrebbe all'Archilochèion arcaico di P.; l'ipotesi ha molte probabilità di essere vera. Anche il soggetto dell'altra lastra è comune sui monumenti funerarî. Il terzo bassorilievo fu trovato nell'isola di Icaria; il soggetto è analogo a quello del rilievo di Leucothea a Villa Albani, che è un po' più antico; nel rilievo di Icaria sono invertite le parti, e davanti alla figura femminile, seduta, sono raffigurati due uomini e due bambini. Sulla base del bassorilievo si legge, in alfabeto di P., Παλίων πάριος ἐποίησεν. Il ritrovamento di questo bellissimo rilievo (460 circa a. C.) in Icaria non è senza importanza: Icaria infatti fu colonia di Mileto e le relazioni tra P. e Mileto - non soltanto politiche ma anche artistiche - sono state sottolineate soprattutto in questi ultirni anni. Il rilievo è senza dubbio funerario e non "eroico" e probabilinente si tratta della "presentazione dei fanciulli" ad una dea Kourotròphos.
Bibl.: N M. Kontoleon, in Χαριοστθριον εις Α. Ορλανδον, I, 1965, p. 348 ss.; id., Aspects de la Grèce préclsasique, Parigi 1970, p. i ss. Sull'Archilochèion si veda anche: N. M. Kontoleon, Archilochos und Paros, in Archiloque, Entretiens sur l'Antiquité classique, 10, Ginevra 1963, p. 44 ss.; G. Tarditi, Archilochus, Roma 1968; M. Treu, in Pauly-Wissowa, XI Suppl., 1968, cc. 137-138.