PÄRNU (ted. Pernau; A. T. 58)
È il secondo porto della Estonia, situato nella parte occidentale della repubblica in fondo alla baia di Riga, nella cosiddetta insenatura di Pärnu, alla foce del fiume omonimo che, entro gli stessi limiti della città, riceve la Sanga; questa, che anticamente si chiamava Perona, diede il nome alla città. Pärnu ha una temperatura media di −5° in gennaio, di 17°,1 in luglio e una media annuale di 5°,3; d'estate si hanno però anche spesso delle temperature superiori ai 25°, onde Pärnu è un'ottima stazione balneare estiva. La pianta di Pärnu rivela la colonizzazione germanica; nel centro medievale della città si riconosce difatti l'incrocio delle strade ad angolo retto, mentre all'intorno si erge un muro ovale di cinta. Nel sec. XVII la città si sviluppò verso SE. nella regione fra il mare e il fiume Pärnu, il quale scorre per un bel tratto parallelamente alla costa. Soltanto nella seconda metà del sec. XIX la città si estese anche sull'altra riva del fiume, cosicché la citta di Pärnu, con le sue strade a scacchiera, si trova oggi sulle due rive del fiume omonimo. Le costruzioni nel centro della città sono per la maggior parte in mattoni; alla periferia abbondano le case di legno. Pärnu ha una popolazione di 20.328 ab. (cens. 1934), secondo le statistiche costituita per l'88,9% da Estoni, il 5,6% da Tedeschi, il 2,7% da Russi, l'1,3% da Ebrei e l'1,5% da altre nazionalità. In quanto alla religione, la popolazione è meno omogenea: soltanto il 68,2% è luterano; è cospicuo il numero degli ortodossi (28,4%); l'1,3% è costituito da ebrei, il 0,3% da cattolici, e l'1,8% da appartenenti ad altre fedi. Pärnu è un centro industriale abbastanza importante. Prima della guerra mondiale vi si trovava la maggior fabbrica di cellulosa di tutto l'Impero russo, che al principio della guerra i Russi fecero saltare. Sarebbe necessario per l'incremento della vita industriale di Pärnu lo sfruttamento più intenso delle fonti di energia; come, ad es., l'utilizzazione della torba per la produzione del gas; e un maggiore impiego dell'energia idraulica mediante una diga sul fiume. Il commercio della città è abbastanza sviluppato, ciò che è dimostrato dal vivo traffico del suo porto. Sulle acque del Pärnu viene fluitato il legname che, arrivato alla città, viene segato in tavole e venduto in Inghilterra e in Olanda. Anche il lino della fertile regione di Viljandi viene avviato per via fluviale e venduto in Inghilterra. La progettata linea ferroviaria Pärnu-Viljandi-Tartu-Petseri con coincidenza per Mosca potrebbe avvantaggiare molto la città per il commercio di transito. Il Pärnu è navigabile soltanto per una lunghezza di circa 7 chilometri nell'ultimo tratto, ma esso è gelato per circa 130 giorni all'anno. Pärnu è capoluogo del circondario omonimo. La vita intellettuale non è molto attiva; però è degno di nota il teatro Endla, costruito in stile nordico.
La storia della città risale all'anno 1251, in cui si trova nominata per la prima volta. Nel Medioevo Pärnu fu città anseatica. Nel 1562 fu sottomessa alla Svezia, nel 1568 alla nobiltà germanica e nel 1575 per la prima volta alla Russia. Nel 1582 i Polacchi occuparono Pärnu e nel 1621 se ne impadronirono ancora gli Svedesi. Nel 1710 venne un'altra volta in potere della Russia e vi rimase fino alla fondazione della repubblica dell'Estonia nel 1918.
Bibl.: E. Pipenberg, Eine städtemorphographische Skizze der estnischen Hafenstadt Pärnu (Pernau), Tartu (Dorpat), 1926; M. Heltenberger, Der wirtschaftsgeographische Charakter der Städte der Republik Eesti, ivi 1925; id., Landeskunde von Eesti, ivi 1926.