Generale macedone (400-330 a. C. circa). Già Filippo II aveva sperimentato le sue non comuni capacità di stratego in una vittoriosa campagna contro i Dardani (356) e poi nel primo tentativo macedone di porre il piede in Asia (336). Fu però sotto Alessandro Magno (che egli accompagnò alla conquista dell'Oriente) che P. dimostrò la sua grande abilità di generale, contribuendo in modo decisivo alle grandi vittorie dei Macedoni sui Persiani al Granico (334), a Isso (333) e a Gaugamela (331). P. cercò poi di opporsi agli atteggiamenti dispotici assunti da Alessandro e per questo, partecipe o no che fosse della congiura ordita da suo figlio Filota (v.) contro il sovrano, fu fatto assassinare (330). La sua uccisione suscitò tra i soldati tumulti e sedizioni, che tuttavia si composero ben presto.