PARION (Πάριον, Parium)
Città della Misia, oggi Kemer (Kamarae); porto di grande interesse strategico sull'Ellesponto, tra Lampsaco e Priapo.
Trarrebbe il suo nome da Parion, figlio di Giasone, che avrebbe fondato la città a capo dei coloni di Eritre; oppure, sarebbe stata fondata dai mitici Parî che si sarebbero uniti ai coloni di Eritre e di Mileto. Raggiunse una invidiabile prosperità per via del suo porto e fu subito inglobata, una volta nato il regno di Pergamo, dagli Attalidi. Passò ai Romani nel 133 con il testamento di Attalo III, e sotto Augusto dovette essere sede fiorente di commerci se le monete che provengono da P., particolarmente numerose, definiscono la città Colonia Pariana Iulia Augusta. Strabone (Geogr., xiii, 588), ricorda un altare colossale costruito a P. da Hermokreon; e sappiamo che prima dell'anno 354, lo scultore Prassitele vi eseguì una statua bronzea di Eros. Onori particolari ricevettero a P. i componenti della famiglia degli Ofiogeni i quali potevano guarire dal morso dei rettili.
Bibl.: D. Levi, in Enc. Ital., XXVI, 1935, p. 363 ss., s. v.; L. Laurenzi, in Riv. Ist. Naz. Arch. St. Arte, N. S., V-VI, 1956-57, p. 111 ss.; id., in Ann. Atene, XXXIII-XXXIV (N. S., XVII-XVIII), 1955-56 (1957), p. 66 ss. (n. 2); B. V. Head, Historia numorum, Oxford 1911, p. 531 ss.