PARI d'Inghilterra
La Camera alta del parlamento britannico (House of the Lords) è costituita dai pari del regno, in numero di più che 700, che comprendono, oltre alla paria inglese, gli arcivescovi, conosciuti col nome di lord spirituali, e 16 rappresentanti dei pari scozzesi e di quei rappresentanti dei pari irlandesi, che ancora restano del periodo precedente all'Irish Free State Constitution Act del 1922. I dignitarî legali della corona assistono, ma non votano.
Dei varî ordini della paria inglese, il titolo di duca fu conferito per la prima volta da Edoardo III al proprio figlio Edoardo, il Principe Nero, e da principio fu limitato per lo più ai principi di sangue reale. I titoli di duca di York e di duca di Gloucester sogliono essere portati rispettivamente dal secondo e dal terzo figlio del re. Il titolo di earl (conte), che nell'epoca sassone implicava una carica amministrativa dipendente dalla corona, in seguito fu dato semplicemente ai principali baroni. Il primo marquess (marchese) fu il favorito di Riccardo II, Robert de Vere, nel 1385; il primo visconte John Beaumont, creato da Enrico VI nel 1440.
Il significato originale della parola "pari" fu di "uguale" e come tale fu usato nella Magna Carta, quando i baroni stipularono di essere giudicati dai proprî pari o uguali, il che è tuttora il principale privilegio della paria. La parola era usata per tutti i feudatarî diretti della corona e i pari erano convocati come tali alla curia regis. Il loro compito era principalmente di concedere l'imposizione di tributi, e solo più tardi si estese alla legiferazione, allorché il controllo che essi avevano delle finanze fece loro comprendere quali fossero i loro poteri. Da principio il dovere d'intervenire fu considerato come un onere, ma a poco a poco si sviluppò la teoria che il sangue di una persona fosse nobilitato da tale convocazione e che chiunque fosse stato convocato una volta avesse il diritto di sedere a vita nell'assemblea. I mandati di convocazione formano quindi il titolo messo avanti dalle più antiche famiglie d'Inghilterra per la paria. I primi mandati noti sono quelli per i parlamenti del 1264 e poi del 1283, 1290, 1294 e 1297. Discute la validità di queste e d'alcune altre convocazioni posteriori l'opera The Complete Peerage (Londra 1910); sono inoltre da consultare gli studî particolareggiati di J. H. Round, Peerage and Pedigree (Londra 1910) e Studies in Peerage and Family History (Westminster 1901). Di solito si assume come punto di partenza il parlamento del 1295. A partire dal regno di Enrico VIII si è introdotta l'abitudine di rilasciare, alla creazione di un nuovo pari, lettere patenti che fissano il titolo, ecc. Attualmente c'è l'uso che il re crei dei pari in premio di segnalati servigi resi allo stato, in qualsiasi modo. Il caso più celebre del passato in cui furono creati dei pari per motivi politici fu nel 1712, quando la regina Anna ricorse a tale metodo per assicurare la sconfitta di Marlborough e del partito della guerra. La minaccia di Guglielmo IV di fare lo stesso, se fosse stato necessario, nel 1832, fu la causa dell'approvazione del Reform Bill.
I figli di pari non hanno rango di nobili, il che ha avuto il risultato d'impedire l'introduzione in Inghilterra di un sistema di caste, non essendosi mai costituita una netta linea di separazione tra la nobiltà e il resto della società, come in Francia prima della rivoluzione. Attualmente, quantunque i suoi poteri politici siano stati limitati col Parliament Act del 1909, alla Camera dei lord spettano importanti compiti di carattere legale.
Bibl.: Dei libri fondamentali circa la paria inglese, i migliori sono: The Complete Peerage (voll. 8, sino a Moate solamente), Londra 1910 segg.; Debrett's Peerage, Baronage, Knightage and Companionage, ed. da A. G. M. Hesilrige, ivi 1934; N. Harris Nicolas, Synopsis of the Peerage of England, ivi 1825; J. Foster, Peerage and Baronetage, Westminster 1880-83.