MONTEIL, Parfait-Louis
Ufficiale ed esploratore, nato a Parigi il 18 aprile 1855, morto a Herblag il 25 settembre 1925. Seguì la scuola militare di Saint-Cyr, dalla quale uscì il 1° ottobre 1876 sottotenente di fanteria di marina. L'anno seguente, inviato nella colonia del Senegal, compì varie ricognizioni nell'interno sulla frontiera del Futa Gialon e venne posto a capo dell'ufficio degli affari politici. Nel 1884 si trovò col grado di capitano nel Senegal. In seguito agli accordi franco-britannici intervenuti nel 1889, che definivano le rispettive zone d'influenza sull'alto Niger sino al Lago Ciad, fu incaricato della ricognizione generale della regione assegnata alla Francia. Con una modesta scorta di Senegalesi mosse da Dakar il 9 ottobre 1890; raggiunse il Niger a Segu, ultimo posto tenuto allora dalla Francia. Quivi, organizzata una carovana, compì per primo la traversata della "boucle" del Niger giungendo il 9 agosto a Say, dove prima di lui solo Mungo Park e H. Barth erano pervenuti. Toccata poi Sokoto e concluso con quel sultano un trattato a nome della Francia, mosse verso il Lago Ciad. Il 23 novembre fu a Kano, rimasto chiuso agli stranieri dopo il passaggio di P. Matteucci e A. M. Massari, e il 9 aprile successivo è a Kuka, da dove per la via del Fezzan tende a raggiungere la costa del Mediterraneo a Tripoli. Cercato invano d'ottenere la liberazione dell'italiano Valpreda, lasciato da G. Nachtigal a Kuka, dove lo trovarono in stato di schiavitù i due Italiani anzidetti, riuscì ad aggregarsi a una carovana di mercanti, con la quale partì il 15 agosto per il nord. Il 12 settembre è a Bilma, il 25 ottobre a Murzuch e il 10 dicembre 1892 finalmente a Tripoli. Rientrato in Francia, fu promosso maggiore e decorato della medaglia d'oro da quella Società geografica. Ritornato poco dopo nell'Africa occidentale come governatore della colonia del Congo Francese, venne incaricato d'organizzare una spedizione per l'alto Ubanghi per raggiungere quindi il Nilo; spedizione che non ebbe seguito in conseguenza dell'accordo anglo-congolese del 14 agosto 1894 che cedeva allo Stato libero del Congo il territorio di Ladò. Ritornato nell'Africa occidentale, condusse un'aspra campagna contro Samory, re dell'Ouassoulou, i cui insuccessi provocarono vivaci attacchi parlamentari per i quali chiese e ottenne il suo collocamento a riposo (20 febbraio 1896). Non cessò con questo di occuparsi delle questioni coloniali che interessavano il suo paese e, datosi alla vita politica, pose anche la sua candidatura alla presidenza della repubblica. Scoppiata la guerra riprese servizio col grado di colonnello e venne nominato capo di Stato maggiore della piazza di Parigi. Il 5 maggio 1919 ritornò a vita privata.
Dei viaggi e degli studî da lui compiuti lasciò varî scritti, ma l'opera sua principale è il volume De Saint-Louis à Tripoli par le lac Tchad, voyage à travers du Sudan et du Sahara accompli pendant les années 1890-91-92 (Parigi 1894). Vedi altresì: Souvenirs vecus. Quelques feuillets de l'histoire coloniale (Parigi 1924).